Gioielli newyorkesi, forgiati da una valdostana, sulle passerelle di Parigi. Cosmopoliti, come la loro designer. Nathalie Rollandin, 36 anni, vive a New York dal 2014 ed è director ecommerce operations in Luxottica Nord America, anche se la sua passione, da ormai 4 anni, sono i gioielli. Solo che Nathalie non li compra, li crea: “Ho iniziato a creare gioielli nel 2017, un po’ per caso. Mia sorella mi ha regalato un corso di metalsmithing a New York, siccome ero sempre attratta da artigiani locali quando viaggiavamo; da lì ho iniziato ad appassionarmi all’atto creativo e piano piano ho iniziato a costruire le collezioni”.
La manualità di Nathalie e l’intuizione di linee e curve trovano terreno fertile nell’attività che sempre di più si fa spazio nel tempo libero della giovane valdostana, diventando non solo un gioco, ma una vera e propria passione, con tanto di collezioni, sito internet e collaborazioni: “Creare gioielli mi piace perché sono piccoli oggetti che però hanno spesso un significato profondo e rappresentano un ricordo o una parte della nostra personalità. Ogni collezione ha un’ispirazione a sé, che varia da forme organiche a forme più geometriche”.
E sono le collaborazioni degli ultimi mesi che hanno portato Nathalie a Parigi, sulle passerelle della Paris Fashion Week, ma non solo. La capitale francese è solo una delle soddisfazioni che le creazioni di the little things NYC Jewelry ha collezionato macinando passerelle, exhibition oltreoceano, articoli sui giornali americani e fan proprio qui in Valle, dove Nathalie è partita tempo fa. A Parigi the little thing NYC Jewelry ha portato una linea specifica, una delle ultime: “La collezione Accartocciati, quella su cui ci siamo focalizzati per la PFW è ispirata, come dice il nome, a carta accartocciata, con l’idea di trovare bellezza nell’imperfezione e per ricordare il riutilizzo – spiega Rollandin, che ha fatto proprio del riutilizzo una ispirazione -: infatti utilizzo principalmente l’argento perché mi piace in quanto metallo prezioso e facilmente riciclabile. L’occasione Paris Fashion Week è arrivata tramite Flying Solo che è lo store a Soho (New York City n.d.r.), dove espongo i miei prodotti insieme ad altri designers indipendenti. Organizzano fashion week events a New York e Parigi, solo con designers indipendenti. È interessante conoscere persone che stanno seguendo un percorso simile e farsi ispirare da altre espressioni creative”.
Le esperienze che la Grande Mela ha offerto nell’ultimo periodo alla designer valdostana sono state molte e tutte formative: “Alcune settimane fa ho visto i miei gioielli sfilare durante la New York Fashion Week con Flying Solo, evento splendido su un rooftop sotto la neve, in collaborazione con altri designers bravissimi. Sempre durante la NYFW ho potuto partecipare a un evento di web3 fashion organizzato da Digitalax che cerca di portare il mondo del fashion nel web3, con NFTs, digital runways e altre collaborazioni tra designers, modelle e 3D designers. Insomma, un mondo da scoprire”.
L’idea che questa passione possa diventare, un giorno, lavoro non è qualcosa che Nathalie si preclude. Il suo spirito aperto a stimoli e sempre teso verso le novità e le avventure nutre continuamente questo bisogno di creazione e lo stesso bisogno di creazione porta linfa alla sua personalità, come in un circolo virtuoso fatto di incontri, lampadine che si accendono e traguardi che hanno il profumo non di arrivi, ma di tasselli su un percorso che vuole crescere e continuare a immaginare nuove linee e nuove forme.