Nel 2019, Aosta “carrefour” delle scuole militari di montagna

Il Centro Addestramento Alpino farà da “padrone di casa” al raduno che vedrà la partecipazione di diciotto delegazioni estere. E’ uno dei vari progetti della ex Smalp per l’anno nuovo, presentati oggi dal generale Radizza.
Il generale Radizza (al centro) con i comandanti Santo (a sx) e Farcoz (a dx).
Società

Dal 28 gennaio al 1° febbraio prossimi, diciotto delegazioni estere saranno in Valle d’Aosta, per dare vita al raduno 2019 dello Iams, l’associazione internazionale che raggruppa le scuole militari di montagna. Il tema dell’evento, che vedrà come “padrone di casa” il Centro Addestramento Alpino, sarà “Il soccorso improvvisato in ambiente invernale”. Nelle attività, sia di tipo teorico, sia di esercitazione sul territorio, saranno coinvolte anche organizzazioni civili di settore.

Si tratta di uno dei vari “progetti per il futuro” dell’ex Scuola Militare Alpina (denominazione cessata nel 1998), annunciati in una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di oggi, martedì 11 dicembre, al Castello “Cantore”. Le attività in programma sono legate alle due “anime” del Centro. Da un canto, la specializzazione e formazione delle truppe alpine e non (incarnata dal Reggimento addestrativo) e, dall’altro, l’agonismo (con l’“eccellenza” del Reparto Attività Sportive).

L’anno che verrà

Sul piano dell’addestramento, il 2019 vedrà un incremento dell’offerta di corsi, con particolare riferimento a quelli di “Mountain Warfare” basici, nonché l’introduzione di quelli “avanzati”. “Quest’attività è il futuro, – ha detto il comandante del Centro, il Generale di Brigata Salvatore Paolo Radizza – perché c’è sempre più fame di alpieri specializzati nel combattimento in montagna, nel superamento delle difficoltà verticali. Oggi se ne contano 30 ogni 600 alpini e questo numero deve salire”.

Dal punto di vista agonistico, l’anno che verrà sarà quello della partecipazione degli atleti del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur ai campionati mondiali delle rispettive specialità invernali, nonché della preparazione in vista delle due Olimpiadi 2020: giovanili di Losanna (in cui debutterà lo sci alpinismo) ed estive di Tokyo (con l’arrampicata sportiva destinata a muovere i primi passi quale disciplina olimpica).

Un 2018 intenso

L’appuntamento di oggi è giunto al termine di un anno particolarmente impegnativo per il Centro Addestramento Alpino. I corsi di specializzazione e formazione hanno qualificato oltre 1600 militari e sono state sviluppate numerose collaborazioni, anche con enti esterni alle forze armate (come l’Aineva, per lo scambio di dati nivologici), tali da sottolineare la vocazione “dual-use” (cioè sia di vocazione tattica, sia a servizio dei civili) di un reparto attivo sia in Italia, sia in varie missioni all’estero (non solo in Afghanistan, ma anche in Kosovo, Libano e Niger).

Relativamente, invece, alle attività sportive, i dodici mesi che volgono al termine resteranno negli annali per le quattro medaglie olimpiche (un oro, un argento e due bronzi), le due Coppe di cristallo e le sei Coppe di specialità conquistate dagli atleti del Centro, confermando la Sezione sport invernali prima società classificata della FISI. Un palmarès cui si aggiunge la vittoria nella classifica assoluta finale dei Campionati di sci delle truppe alpine, tenutisi a Sestrière nello scorso marzo.

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