Nella Valle di Cogne è stata istituita una zona di protezione per la nidificazione del gipeto

A deciderla, il Parco Nazionale del Gran Paradiso, dopo che la coppia di gipeti ha scelto nuovamente le pareti della Valnontey per il suo nido. Vietati l'accesso all'area, anche per foto o riprese, l'uso dei droni e l'arrampicata su alcune cascate di ghiaccio.
Il gipeto in Valnontey - Foto di Alberto Olivero
Società

La coppia di gipeti che da alcuni anni nidifica con successo in Valle di Cogne, nel versante valdostano del Parco Nazionale Gran Paradiso, ha scelto nuovamente le pareti rocciose della Valnontey per il suo nido.

Per garantire la tranquillità di questa coppia, appartenente ad una specie particolarmente sensibile alla presenza umana, l’Ente Parco ha istituito una zona di protezione che comprende alcune delle cascate di ghiaccio più frequentate dagli appassionati di arrampicata.

Nella zona di protezione, per ridurre il disturbo dei siti di nidificazione, è proibito l’accesso all’area – anche per le attività di osservazione ravvicinata e per foto o riprese – e l’uso dei droni.

A questo si aggiunge il divieto di arrampicata su alcune cascate di ghiaccio coinvolte dalla zona di protezione ovvero: Gusto di Scozia, Flash Estivo e Flash Estivo colonnata centrale, Fiumana di Money, Fallo di plutone, Coupé di Money, Mistiria e Coupé Money variante, Cascata della pazienza, Cascata della rassegnazione, Meeting 2000, Sweet Valentina, Voglia di tenerezza.

Il gipeto, avvoltoio protetto a livello europeo e inserito nella Red List dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura – dicono dall’Ente Parco –, è molto sensibile ai disturbi provocati dalla presenza umana, soprattutto durante il periodo di nidificazione, che va dal tardo autunno ad agosto.

In particolare, il sito di nidificazione della Valnontey è situato in un complesso rupestre molto frequentato in inverno dagli appassionati di arrampicata su ghiaccio, fattore che ha reso necessarie le misure di protezione individuate per garantire la serenità della coppia di gipeti.

Il Corpo di Sorveglianza del Parco – chiude la nota – sarà attivamente impegnato nel monitoraggio del rispetto della zona di interdizione, con appostamenti previsti nel periodo invernale per garantire la tranquillità della coppia di gipeti e l’efficacia delle misure di protezione.

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