Trentasei nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica troveranno posto nelle ex soffitte Giacchetti, nel quartiere Cogne di Aosta. L’intervento – approvato dalla giunta regionale con la delibera che definisce gli interventi dell’Arer, l’Agenzia regionale di edilizia residenziale pubblica, per il 2025 – sarà finanziato con “4 milioni di euro, di cui 2,5 milioni di euro di risorse e economie di programmazioni statali e 1,5 milioni previsti nel bilancio regionale” in discussione in questi giorni in Consiglio Valle, spiega l’assessore regionale alle Opere pubbliche, Davide Sapinet.
“In origine questo intervento era parte del programma Pinqua (il progetto per la riqualificazione del quartiere Cogne finanziato con il Pnrr ndr) – dice Alessia Bosco, dirigente del servizio amministrativo e tecnico dell’Arer -. È stato fatto il progetto preliminare, ma poi con l’aumento dei prezzi del 2020 era rimasto senza finanziamento. Ora la Regione ha deciso di finanziare i lavori che riguarderanno le soffitte, al momento vuote e non abitabili, dei quattro i fabbricati delle case Giacchetti già riqualificati esternamente con il Superbonus”. Per il 2025 sono previsti l’affidamento della progettazione esecutiva, la gara e l’assegnazione dei lavori, il cui inizio è previsto l’anno successivo.
Quanto ai fondi stanziati dallo Stato, l’assessore Sapinet spiega che “è stata inviata al Ministero competente una formale richiesta di riprogrammazione delle risorse statali stanziate per un ammontare di 600.000 euro da destinare all’Arer” che potrebbero aumentare a “un milione in seguito alle interlocuzioni che sembrano favorevoli”. Se la procedura andrà a buon fine “potranno quindi essere liberate parte delle risorse regionali previste per la realizzazione dei 36 alloggi”.
Gli altri interventi previsti
Arrichiscono il programma degli interventi di edilizia residenziale pubblica, la conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico di circa 500 alloggi nel quartiere Cogne di Aosta per un importo di 23 milioni di euro, a cui si aggiungono il rifacimento della rete di scarico di sei fabbricati della città (610.000 euro) e la sostituzione dei serramenti di 76 appartamenti in altri sette edifici per circa un milione di euro.
Sempre nel capoluogo regionale, ma al quartiere Dora, l’Arer ha recentemente acquisito dal Comune un terreno per la realizzazione di circa 80 nuovi alloggi. L’intervento – per cui è stato redatto il progetto di fattibilità tecnico-economica – ammonta a 840.000 euro e ci sono buone prospettive di trovare un finanziamento statale. Oltre a ciò, grazie a un accordo quadro stipulato con l’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale pubblica, è stato stanziato oltre un milione di euro per la manutenzione di una quarantina di alloggi sfitti sul territorio regionale che potranno poi essere assegnati. Questi si aggiungono ad altri 60 appartamenti in fase di manutenzione e ai 78 alloggi riqualificati con il programma Pinqua e pronti per il 2026. Da febbraio del prossimo anno, saranno invece disponibili i 58 appartamenti riqualificati dal programma “Sicuro, verde e sociale”, finanziato con i fondi del Piano nazionale complementare al Pnrr.
Si amplia così l’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica per cui è stata appena approvata la graduatoria definitiva per le assegnazioni che conta circa 580 richieste. “Di solito la abbassavamo di un centinaio di posizioni contando anche chi rinuncia o non accetta l’alloggio proposto – spiega Bosco dell’Arer -. Nel 2025 e soprattutto nel 2026 avremo delle prospettive migliori con la possibilità di risposta ancora maggiore” .
Nel 2o25 la nuova legge regionale sull’edilizia residenziale pubblica
Altro tema sul tavolo è la revisione della legge regionale del 2013 sull’edilizia residenziale pubblica. “La proposta definitiva di legge sarà presentata nel corso del 2025, rispettando i tempi necessari per garantire un intervento legislativo di qualità e rispondere in modo puntuale e duraturo alle esigenze della popolazione”, dice l’assessore regionale alle Politiche sociali, Carlo Marzi, rispondendo ad un ordine del giorno collegato al bilancio presentato da Forza Italia. Il nuovo testo “non si limiterà a trattare esclusivamente l’edilizia residenziale pubblica”, ma “disciplinerà in modo articolato temi come l’emergenza abitativa, il sostegno alla locazione, l’edilizia convenzionata, i mutui e altri aspetti fondamentali per il settore abitativo”.
L’assessore rileva che “pur con una soglia di accesso bassa, la Valle d’Aosta investe una spesa totale per il sostegno alle locazioni di circa 5,4 milioni di euro a cui si aggiungono 1,5 milioni di euro all’anno: un impegno che in rapporto alla popolazione è molto più alto rispetto a quello profuso da altre regioni”. In Piemonte, ad esempio, vengono stanziati 12 milioni di euro a per 4,6 milioni di abitanti. Anche le soglie di accesso alle graduatorie per l’edilizia residenziale pubblica su base Isee sono “comparativamente basse rispetto ad altre regioni del Centro-Nord” e “siamo l’unica regione italiana in cui non si esce da un alloggio di edilizia residenziale pubblica anche se si superano i requisiti reddituali previsti. Chi non è più da Erp rimane nell’alloggio ma paga affitti non da Erp”, conclude Marzi.
Una risposta
Dopo almeno tre anni di sollecitazioni rispetto ad una riqualificazione fatta a macchia di leopardo finalmente arrivano risorse dallo Stato per poter ristrutturare alloggi all’interno di una parte di quei 510 alloggi che avevano visto solo interventi del 110% e talvolta “capotti” non proprio completi degli edifici. Inoltre, Forza Italia chiede la modifica della legge 3/2013 sull’edilizia residenziale da oltre 4 anni. Perchè lasciare fuori dalla riqualificazione Le Villette realizzate nel 1919? Perchè non costruire gli ascensori presso le Fresia alte? (5 piani)? Perchè non modificare la delibera della morosità incolpevole? E poi siamo ancora in attesa, anche qui da ben 4 anni, della demolizione dei due grattacieli. Ecco la lievitazione dei costi.