Buongiorno, in riferimento alla lettera firmata pubblicata dal titolo "Ci voleva anche la tassa di soggiorno sulle seconde case?"
non posso che dirmi completamente d’accordo con l’autore. La Valle d’Aosta è stupenda, è ed è stata amata da generazioni di quelli che, spesso, vengono ancora definiti "forestieri" o "gente da fuori". Ora, oltre alle tasse nuove e vecchie, si propone anche la tassa di soggiorno. Mi pare essenzialmente assurdo, per vari motivi. Primo, praticamente ogni cosa in Valle d’Aosta è a pagamento – perfino la raccolta dei funghi richiede un patentino! – ed il turista paga già profumatamente gli alberghi, il costosissimo pedaggio autostradale, il carburante acquistato in Valle, il pane, i ristoranti, l’accesso agli impianti e così via. Mi è stata imposta questa "tassa di soggiorno" a Roma, e ho notato che tutti i clienti dell’albergo presenti al momento di saldare il conto se ne sono lamentati, italiani e stranieri, dal momento che già avevano pagato qualsiasi prestazione, posteggio, acquisto effettuato nei giorni precedenti.
Tassare il turista (e peggio ancora il villeggiante, che paga IMU e tasse varie sulla seconda casa) è stupido e fuorviante. Il turista non è solamente un salvadanaio da spremere, bensì – diciamolo chiaramente – la sola risorsa economica della Valle d’Aosta. E se pensiamo ai costi degli alberghi e degli affitti, per non parlare dell’assurdo e quasi imbarazzante costo del pedaggio autostradale (la più cara autostrada italiana), direi che il turista paga già profumatamente. Forse fin troppo.
Distinti saluti e grazie per lo spazio concessomi,
Marco