Inizieranno nei primi giorni di settembre, quando l’estate volgerà al termine e gli studenti si appresteranno a rientrare a scuola, i lavori per la realizzazione del primo lotto del Nuovo Polo Universitario nell’ex caserma Testafochi, ad Aosta. I dettagli del progetto sono stati illustrati questo pomeriggio in una conferenza stampa dal presidente della Regione Augusto Rollandin e dall’amministratore unico della società Nuv Bruno Milanesio.
L’appalto è stato aggiudicato in via definitiva nei giorni scorsi al raggruppamento temporaneo d’imprese guidato dalla Vico-Valdostana impresa costruzione, di Hone, di cui fanno parte anche le imprese Giovinazzo Antonio, Floccari, Sepian, EdiLuboz, Palaser, Actis Alesina per 33milioni di euro. Il bando di gara prevede la consegna dell’opera dopo 3 anni e mezzo dall’apertura del cantiere (quindi nella primavera del 2018, ndr), mentre l’intervento comprende le demolizioni, la ricostruzione della palazzina Ex Zerboglio (che ospiterà la didattica e l’aula magna) e la sistemazione delle aree esterne.
I prossimi lotti saranno valutati in futuro
"Il rischio era di rimanere senza soldi a metà dell’opera – ha spiegato Milanesio – per questo motivo abbiamo progettato l’intervento in maniera graduata e flessibile. Il primo lotto risponderà da subito, in maniera immediata, alle esigenze degli studenti lasciando aperta la possibilità di procedere ad un ulteriore sviluppo, in futuro, se la politica riterrà opportuno farlo".
Uno scenario che appare più che probabile, compatibilmente con l’evoluzione della situazioe economica regionale. "La nuova struttura rappresenterà da subito una soluzione importante per l’Università della Valle d’Aosta", ha spiegato Rollandin che riguardo ai lotti successivi, come lo studentato, ha precisato che "dovranno essere oggetto di riflessione riguardo ai tempi e alle modalità di finanziamento per evitare di sottrarre risorse ad altre possibilità operative. Non dimentichiamo che stiamo per dare il via ad una grande opera riutilizzando le caserme, unico caso in Italia, e rispettando i tempi previsti". Il Presidente della Regione ha poi voluto ricordare che "negli stessi luoghi in cui si formavano i giovani, in ambito militare, cresceranno i giovani studenti". Riguardo a possibili ricorsi Rollandin è sarcasticamente fatalista: "Anche se cadesse un meteorite dovremmo fermare i lavori".
E i disagi per i cittadini?
Il grande cantiere che sorgerà nel centro di Aosta creerà inevitabilmente qualche problema, se non altro alla circolazione stradale. Per questo motivo, ha spiegato Milanesio, "una parte del grande parcheggio previsto nella zona che insiste su via Tourneuve sarà realizzato nel primo mese di lavori, così da compensare i posti che saranno inutilizzabili proprio a causa del cantiere, in piazza della Repubblica". Delle pensiline con pannelli fotovoltaici copriranno poi gran parte del parcheggio, utilizzabile anche come area mercato. Tutto il perimetro sarà "recintato" con dei moduli in legno alti due metri e larghi tre, con diverse tipologie di fessure, fioriere, panchine e panneli decorativi, mentre l’ingresso ai mezzi adibiti ai lavori sarà in via Monte Vodice, all’altezza dell’incrocio con Via Cesare Battisti.