Dopo le proteste di una donna, utente del reparto di Ostetricia e Ginecologia, da oggi, anche i padri dei bambini nascituri da madri sottoposte a taglio cesareo elettivo potranno accedere alla sala operatoria, come accadeva nel periodo precedente all’emergenza sanitaria da coronavirus.
Sarà però necessario 48 ore prima dell’intervento programmato, sottoporsi a tampone antigenico presso la tenda Drive-in della Pepinière d’entreprises.
L’ingresso alla sala parto e al reparto anche ai padri (e/o ad altre persone di fiducia, su indicazione delle pazienti) in determinati casi specifici, come le interruzioni di gravidanza spontanee (aborto ritenuto, ITG, MEF).
“Per questo devo ringraziare la nostra utenza, sempre disponibile a segnalare i propri bisogni di salute – dice il direttore della Sc Ostetricia e Ginecologia, dr Livio Leo – che ci permette di crescere e cercare soluzioni per risolvere problematiche come l’ingresso nel reparto anche ai mariti o alla persona di fiducia nei casi dolorosi, per il vissuto che le coppie debbono affrontare nei casi in cui si debba essere ricoverati perché la gravidanza si è interrotta spontaneamente”.
Le modalità di accesso al reparto rimangono invariati. La persona scelta per prestare assistenza sarà sempre la stessa, per tutto il periodo di degenza.
Il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Beauregard di Aosta ha attivato un protocollo che prevede l’effettuazione di tamponi per Covid-19 alle donne gravide alla trentottesima-trentanovesima settimana di gestazione.
Le assistite vengono sottoposte al tampone anche al momento del ricovero pre-parto. Questa procedura, applicata per la prima volta in Italia, permette di poter fare entrare in sala parto anche i papà, salvo, naturalmente, che non vi siano diverse controindicazioni.
