Parco archeologico di Saint-Martin, via libera alla realizzazione del primo lotto da 6 mln di euro

Soldi che serviranno per realizzare gli allestimenti per il sito archeologico dell'area nord, con la tomba dolmenica sulla piattaforma triangolare e per il museo che si affaccia direttamente sul sito, "dotato di un appeal particolare". L'apertura nel 2015
Il futuro Parco Archeologico
Società

Il parco archeologico di Saint-Martin de Corleans aprirà nel 2015. A dirlo è oggi l’architetto Gaetano De Gattis nel presentare l’intervento di esecuzione del primo lotto, deliberato dalla Giunta regionale.

Dei 25 milioni circa che servono per completare l’opera la Regione se ne è vista finanziare oggi 6 milioni di euro nel quadro del Por Fesr competitività 2007/2013.

Soldi che serviranno per realizzare gli allestimenti per il sito archeologico dell’area nord, con la tomba dolmenica sulla piattaforma triangolare e per il museo che si affaccia direttamente sul sito, "dotato di un appeal particolare".

"Riusciamo finalmente – ha sottolineato nella conferenza stampa di Giunta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin – ad aprire questo importante centro, atteso da molti e per il quale come amministrazione ci stiamo lavorando da anni".

Il progetto interessa un’area di scavo archeologico di circa 10mila metri quadrati e prevede la copertura con un’unica navata continua, posta a cavallo della strada comunale di Saint-Martin della zona archeologica preistorica, un museo di 4200 metri quadrati a corollario dell’area precedente, un’area destinata a centro studi e documentazione sul megalitismo alpino, una sala civica destinata alle attività libere del quartiere, gestita in accordo con il Comune di Aosta e una sala conferenza per spettacoli, riunioni e attività didattiche.

Sulla piazza, si affaccieranno strutture commerciali attinenti al benessere della persona mentre sulla proiezione degli stessi, ma a un piano più basso, saranno inseriti una libreria, una caffetteria e una sala di consultazioni.

Entro giugno/luglio di quest’anno la Regione conta di approvare il progetto esecutivo e l’appalto che dovrà essere aggiudicato con la fine dell’anno. I lavori dovranno durare poi due anni, "per evitare il disimpegno dei fondi europei".

"Compatibilmente con le disponibilità di bilancio – ha sottolineato ancora De Gattis – in futuro andremo a cercare altre risorse in Europa per completare il progetto generale a lotti successivi".

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