Pendolari Stanchi: “La Regione prenda in mano la ferrovia e metta la gestione in libera concorrenza”

"Pur non avendo sotto mano il taglio preciso dei treni - scrive l'Associazione - ci chiediamo come sarà possibile, dal prossimo 2 marzo, salire sui treni, alcuni dei quali già oggi sovraffollati e senza posti a sedere, con un servizio che sarà deficitario
Massimo Giugler
Società

"Chiediamo alla Regione di avocare a sé le competenze in materia (senza più tentennamenti, negoziazioni o tattiche) , accelerando le operazioni per la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio, e, a quel punto, di mettere in libera concorrenza la gestione della tratta". E’ la richiesta contenuta in una nota dei Pendolari Stanchi. 

"Pur non avendo sotto mano il taglio preciso dei treni – scrive l’Associazione – ci chiediamo come sarà possibile, dal prossimo 2 marzo, salire sui treni, alcuni dei quali già oggi sovraffollati e senza posti a sedere, con un servizio che sarà deficitario come sempre ma totalmente insufficiente rispetto al minimo indispensabile per una Regione come la Valle d’Aosta. Oltre ad unirci al coro delle proteste dei sindacati, chiediamo all’Assessore e a Trenitalia di chiarire di chi siano le responsabilità per il mancato versamento del corrispettivo pattuito."

Come i sindacati anche i Pendolari Stanchi puntano il dito contro una decisione "unilaterale presa senza alcun coinvolgimento di forze sociali, né associazioni di utenti. Avevamo dimostrato disponibilità ad interloquire e chiesto formalmente di partecipare a momenti di consultazione in tema di trasporti, così non è stato. Niente dialogo: si decide sulla pelle dei pendolari e dei lavoratori!"

L’Associazione scrive quindi di voler valutare la possibilità di avviare una class action nei confronti di Trenitalia.

"Invitiamo l’Assessore – si conclude la nota –  a non perdere di vista i 521 milioni di euro previsti dalla legge di stabilità, ma di attivarsi in modo da definire con RFI e la regione Piemonte l’Accordo di Programma Quadro (APQ) per la cantierabilità delle opere di miglioramento infrastrutturale del collegamento ferroviario con il Piemonte, aprendo un tavolo di confronto con le associazioni dei pendolari del Piemonte e della Valle d’Aosta".

 

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