Nonostante le belle giornate ed il clima gradevole di questo periodo autunnale, l'Archeoparc di Bard – il geosito archeologico ai piedi della rocca di Bard, dove si possono ammirare un complesso di rocce levigate dai ghiacciai quaternari tra cui la famosa "marmitta dei giganti" (7 metri di profondità e 4 di diametro) e diverse incisioni storiche e rupestri – questo fine settimana era chiuso ed inaccessibile al pubblico.
L'attrazione turistica, secondo le informazioni riportate nel depliant esplicativo, dovrebbe rimanere aperta fino al 30 novembre nei giorni festivi, il sabato e la domenica (con orario 10 – 17.30). I gestori del sito, invece, avrebbero deciso di anticipare la chiusura invernale per "penuria di turisti". Almeno queste sono le voci raccolte tra i titolari degli esercizi commerciali del borgo della bassa Valle poiché nessuna comunicazione è stata appesa dinanzi al sito per informare i turisti né abbiamo avuto risposta ai numeri di riferimento per informazioni (un fisso e un cellulare) riportati nell'opuscolo informativo.
La "chiusura anticipata" ha suscitato malumori da parte di alcuni commercianti di Bard che, da mesi, lamentano una scarsa presenza di turisti nelle vie del borgo dovuta alla difficoltà ad intercettare il flusso dei turisti che si recano del Forte e alla assenza di attività e servizi di richiamo utili ad attrarre i visitatori.
L'Archeoparc, per dislocazione e facilità di accesso, potrebbe rappresentare una di queste attività: la sua chiusura anticipata non è che la riconferma di un problema di non semplice soluzione.