Pirogas, “Viste le competenze della nostra classe politica che ci salvi il Consiglio di Stato”
Ieri il TAR ha legittimato l’appalto del Pirogassificatore. Il 02 dicembre 2013 scrivevamo:
"Premesso che ci auspichiamo che le dichiarazioni rilasciate oggi dall’Assessore Bianchi possano diventare realtà, ci preme riportare alla memoria dei valdostani che, nel luglio 2013, i giudici del TAR di Aosta hanno respinto il ricorso delle aziende che si erano aggiudicate i lavori del Pirogassificatore – poi cancellati dall’esito del referendum. La sentenza di oggi, a nostro parere, oltre a dare un sonoro ceffone all’autonomia della Valle d’Aosta (che è sempre più evanescente), mette seriamente a “rischio” le motivazioni addotte dal TAR locale, secondo cui la legge modificata dal referendum era volta alla tutela della salute e quindi poteva essere interpretata come conforme alla Costituzione. Leggendo le motivazioni della sentenza odierna della Corte Costituzionale, sembra che l’interpretazione di cui sopra non possa essere accolta in quanto la gestione dei rifiuti è ascrivibile alla materia della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e di conseguenza l’interpretazione non sarebbe conforme al dettato costituzionale. Pertanto è vero che il 48,93% dei valdostani si è espresso sulla questione e che politicamente si potrebbe dare corso a quanto era stato scritto nella legge regionale ( modificata dal referendum ), ma è altresì doveroso prendere atto che la sentenza di oggi potrebbe esporre la RAVDA ( già con le casse in sofferenza ) alla possibile azione legale di quelle stesse aziende aggiudicatarie dell’appalto (capofila Noy Ambiente), che avevano chiesto un risarcimento di circa 21 milioni di euro e, in via pregiudiziale, la remissione alla Corte Costituzionale."
Grazie alla battaglia contro il Piro qualcuno ha trovato il "coraggio" di alzare la voce contro l’Imperatore e di spaccare la monolitica Union, altri facendo solo presenza nel Comitato ( più politico che civico ) hanno guadagnato sufficiente consenso elettorale per garantirsi l’entrata/permanenza a Palazzo, mentre chi ha creduto veramente nel quesito referendario farà la fine del topo che vuol far amicizia col gatto.
Se il Consiglio di Stato dovesse dare ragione al TAR regionale la Giunta dovrà risolvere un dilemma non di poco conto, ovvero pagare il risarcimento di 21 milioni di lire alle aziende aggiudicatarie dell’appalto senza costruire il Piro ( mettendo già in conto un fisiologico intervento della Corte dei Conti ) o ignorare il risultato del Referendum e dare corso alla costruzione di un Pirogassificatore che ci costerà 200 milioni di euro.
Viste le competenze della nostra classe politica…che ci salvi il Consiglio di Stato !
Giovan Battista De Gattis
Segretario CittadinanzAttiva Valle d’Aosta