Le grandi città del Nord Italia come Milano e Torino, ma non solo, hanno fatto registrare in questi giorni un allarme per le emissioni delle polveri sottili (PM10) che hanno costretto ad un blocco del traffico per via dei numerosi superamenti dei limiti previsti dalla normativa vigente (50µg/m3 come soglia massima giornaliera superabile per non più di 35 gg/anno). La situazione in Valle d’Aosta, fa sapere l’Arpa, è sotto controllo e non si registrano superamenti dei limiti se non in una sola occasione, il 30 dicembre a Donnas.
Le condizioni meteorologiche (alta pressione, venti deboli, assenza di precipitazioni, temperature basse), combinate con l’aumento del traffico e del riscaldamento domestico, rendono l’inverno un periodo particolarmente critico per l’inquinamento, ed in particolare per le concentrazioni di polveri sottili.
“Al momento attuale, benché i valori di questo periodo siano più elevati rispetto al periodo estivo e autunnale, la situazione nella nostra regione risulta migliore in confronto con le altre aree del nord Italia per via di un carico emissivo minore e grazie anche a condizioni meteorologiche che hanno presentato alcuni episodi di phoen e di venti di moderata intensità che hanno “ripulito” l’aria”, scrive l’Arpa. “Considerando il periodo delle festività, dal 15 dicembre ad oggi, non si è registrato nessun superamento della media giornaliera delle polveri fini PM10 sia nella città di Aosta sia su tutto il territorio regionale, con l’unica eccezione del dato rilevato a Donnas il 30 dicembre. Va, infatti, notato che la Bassa Valle risente dell’influenza di masse d’aria inquinate provenienti dalla Pianura Padana che portano le concentrazioni di polveri a valori lievemente maggiori rispetto alla Plaine di Aosta”.