Potenziare il servizio civile per sviluppare nei giovani una cittadinanza più consapevole

Sono solo 81 i giovani che hanno scelto di provare l'esperienza del Servizio civile nazionale in Valle d'Aosta negli anni dal 2002 al 2007, ovvero poco più di 15 all'anno. Numeri contenuti, quindi, soprattutto se riferiti all'ambito nazionale.
I partecipanti alla tavola rotonda
Società

Sono solo 81 i giovani che hanno scelto di provare l'esperienza del Servizio civile nazionale in Valle d'Aosta negli anni dal 2002 al 2007, ovvero poco più di 15 all'anno. Numeri contenuti, quindi, soprattutto se riferiti all'ambito nazionale dove, nel 2006, a scegliere il servizio civile sono stati oltre 45.800 giovani dai 18 ai 28 anni.
Il volontario tipo è una donna (56%) in possesso del diploma di scuola media superiore (69%). Decisamente meno rappresentati gli uomini (44%) e le persone con bassa scolarità (19%) o laureate (13%). Questi giovani, con età compresa dai 18 ai 28 anni, hanno, quindi, dedicato 12 mesi della loro vita in ambiti diversi che vanno dall'assistenza agli anziani, all'animazione di minori e disabili, dal volontariato del soccorso, all'impegno a favore dei consumatori o sulle tematiche internazionali e dei paesi in via di sviluppo.

I dati sono emersi nel corso del seminario dal titolo "Impegno Civile e Territorio: spunti e riflessioni sul Servizio Civile in Valle d'Aosta" che si è tenuto ieri presso il CSV della Valle d'Aosta nell'ambito del progetto di promozione ed informazione sul Servizio Civile in Valle d'Aosta promosso dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta e affidato alla partnership composta dal Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta, dal Consorzio delle Cooperative sociali Trait d'Union, dalle Acli e dalla Caritas diocesana.

I relatori intervenuti si sono, quindi, interrogati sulle prospettive future del servizio civile in Valle d'Aosta anche alla luce dell'approvazione, nel novembre scorso, da parte del consiglio regionale, all'unanimità, della nuova legge sul servizio civile regionale che vorrebbe aprire anche ad altre fasce di età un'opportunità di impegno sul territorio. "Credo sia doveroso –  ha spiegato Luciano Caveri Presidente della Regione Autonoma della Valle d'Aosta – interrogarsi su come convincere i giovani a mettere a disposizione 12 mesi della loro vita non solo nella logica del "do ut des", ma come opportunità concreta per conoscere meglio la realtà e il territorio in cui vivono". "La stella polare che ci deve guidare – ha concluso Caveri – è quella di condividere e di arrivare insieme ad una buona applicazione della legge sul servizio civile regionale".

Il seminario è stata anche l'occasione per lanciare alcune proposte da parte degli enti che in Valle d'Aosta si occupano di servizio civile. Luigino Vallet, Vice Presidente del Centro Servizi per il Volontariato Onlus in particolare, ha sollecitato la diminuzione dei tempi burocratici di attesa dell'esito dei progetti, ha chiesto certezza nei finanziamenti e ha suggerito di abbassare la durata del Servizio civile da 1 anno a 6 mesi anche non continuativi per consentire una più facile adesione da parte degli studenti.

 

 

 

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