Nel 2021, durante un allenamento di corsa in montagna, stavo scendendo dalla Punta Chaligne verso Thouraz, piccolo borgo sopra Sarre.
Incontrai un signore del posto e ci mettemmo a scambiare quattro chiacchiere e l’argomento finì presto sul lupo e la fauna della zona. Uno scambio di parole tra chi condivide il territorio. Vedendomi vestito da trail runner, mi chiese se avessi notato in zona una donna che correva ed il suo cane.
Non feci in tempo a rispondere che, dall’alto del sentiero, ci chiamò proprio lei. Scendeva veloce, preceduta da un grosso cane che, in controluce, pareva davvero un lupo.

Si presentò come Jantiene e mi accompagnò per un tratto in discesa insieme al suo lupo Tomo. Parlammo a metà tra inglese e italiano e mi raccontò che viveva in una casetta lì a Thouraz insieme al suo compagno, Allard, e che stavano lavorando a un progetto di ristrutturazione molto ambizioso. Prima di salutarci, mi lasciò il suo numero perché voleva partecipare ad alcune gare in Valle, e voleva potermi contattare in caso di necessità.
La prima occasione arrivò alla prima edizione della gara Vertical Tube di Villeneuve. I suoi bastoncini erano rimasti in Belgio e gliene portai un paio. Dopo la gara parlammo più a fondo del loro sogno, la Casa di Montagna Thouraz. In seguito ci rivedemmo ad un’altra competizione, dove conobbi anche Allard.

I contatti continuarono, tra social, messaggi, itinerari da condividere, qualche aiuto per tracciare sentieri per i gruppi olandesi che portavano qui per lavoro. Poi, per un po’, del loro progetto persi le tracce.
A Thouraz non passai più fino a qualche mese fa quando durante un allenamento con amici, notai che i lavori erano decisamente andati avanti nel tempo.
Un sogno nato in pandemia
Il sogno di Casa di Montagna Thouraz nasce nel 2020, in piena pandemia. Allard e Jantiene van Lingen, due guide olandesi, decidono di trascorrere un periodo in Italia, per sfuggire alle restrizioni. La destinazione? Scoperta quasi per caso. Thouraz, a quota 1600 metri sopra Sarre. Qui, vedono uno stabile in vendita, ristrutturato negli anni ’80 ed è amore a prima vista.

“Nell’ottobre 2020 siamo arrivati a Thouraz in piena notte. Ciò che ci ha colpito è stata la lunga salita che sembrava non finire mai. Dove pensavamo che il mondo si fermasse, la strada saliva ancora e continuavamo a chiederci “Dove stiamo andando, sarà il posto giusto?”. Quella notte siamo andati a dormire velocemente nel monolocale che avevamo affittato tramite Airbnb e la mattina dopo sono uscita con Tomo, il nostro cane. Il mio cuore ha perso un battito davanti a quel paradiso! Ho svegliato Allard, ancora stanco per il lungo viaggio, e gli ho detto di uscire subito a vedere il panorama”. Il giorno seguente grazie ad una chiacchierata con il proprietario Allard scopre che il posto era in vendita. “Abbiamo deciso di addentrarci ancora di più tra le montagne e scoprire la Valle d’Aosta anche soggiornando in rifugio. Tutto quel periodo lo ricordo come giornate piene trascorse a parlare, esplorare, pensare, scrivere e progettare molto”.
“Non era previsto in quel momento, ma ci siamo innamorati all’istante di quel posto”, racconta Jantiene. Sentivano il bisogno di costruire qualcosa di più stabile, rimanendo legati alla montagna e alla natura. “Io e Allard – spiega Jeantienne – gestiamo tre agenzie di viaggio per piccoli viaggi in montagna, sempre guidati da una Guida Alpina Internazionale. Si tratta di viaggi di trekking, trail running e gruppi fatti per le aziende. Organizziamo i viaggi durante tutto l’anno, principalmente in Europa, con alcune destinazioni speciali in Scandinavia, Tagikistan e Africa. La maggior parte dei viaggi è raggiungibile in carpooling o con i mezzi pubblici. Abbiamo svolto e continuiamo a svolgere questo lavoro, insieme a un team meraviglioso e professionale. Alcune di queste agenzie offrono anche sistemazioni in montagna tra Francia e Svizzera ma volevamo far scoprire questo angolo di paradiso che è la Valle d’Aosta”. Nasce così l’idea di creare una struttura ricettiva sostenibile, alimentata da energie rinnovabili, che fosse anche uno spazio di rigenerazione e incontro
Crowdfunding, comunità e ostacoli superati
Per realizzare il loro sogno, Allard e Jantiene scelgono il crowdfunding. Non solo per raccogliere fondi, ma per coinvolgere persone da tutta Europa. La prima campagna, lanciata su una piattaforma olandese nel 2021, supera ogni aspettativa ed è un successo insperato. Riescono a raccogliere oltre 400.000 euro. Ne seguirà una seconda, che porterà il totale a più di 700.000 euro e 151 investitori.
“Consideravamo il crowdfunding come l’unica opzione per realizzare il nostro sogno a Thouraz. Per questo siamo rimasti particolarmente sorpresi dalle reazioni calorose, gentili e speciali dei 150 crowdfunder che hanno deciso di aiutarci nel nostro progetto. Ognuno di loro ci ha scaldato il cuore e ci siamo convinti ancora di più del potere della condivisione. I nostri investitori ricevono un interesse relativamente basso, del 3% sul loro investimento oppure un regalo, come una bottiglia di vino o un capo tecnico tramite i nostri partner sportivi con cui collaboriamo. Ognuno ci ha scritto un testo personale facendoci commuovere con il calore che ci dimostravano. Finanziando un’opera di crowdfunding non si diventa ricchi, ma si entra a far parte di un progetto.”
Nel 2024 partono i lavori di demolizione, ma un imprevisto rischia di far saltare tutto perché durante gli scavi emerge il rischio di cedimento della strada sovrastante. “Abbiamo temuto di dover ripensare tutto”, confessa Allard. “Il tempo è stato il nostro peggior nemico, e le difficoltà affrontate ci hanno spesso messi alla prova anche emotivamente”. Con il supporto dell’architetto Luca Distort di Aosta, del geometra Maji dello Studio Persico e grazie alla collaborazione con l’impresa valdostana Edileco, viene progettato un basamento in pietra, sicuro e durevole. I lavori riprendono e, a giugno 2025, le fondamenta della futura struttura sono completate.
“Il momento più bello per noi è stato sicuramente quello in cui abbiamo raggiunto il primo traguardo di 350.000 euro con il crowdfunding ed abbiamo capito che avremmo davvero potuto farcela. Quando abbiamo firmato dal notaio e abbiamo realizzato che la casa ed il terreno erano diventati al 100% di nostra proprietà quasi non potevamo crederci”. Un progetto di vita nuova, fatto anche per reinventarsi confessa Jeantiene. “Ci siamo trovati a ricostruire le nostre vite dopo il nostro cinquantesimo compleanno e, nel farlo, anche “reinventare” noi stessi e gli altri. Ci dà molta energia, ma ci ha anche richiesto molto perché Sii nota anche che non siamo più così giovani, anche se a noi piace negarlo”.

La difficoltà aggiuntiva deriva anche dal fatto che non si sono trasferiti definitivamente in Valle. “Abbiamo la custodia congiunta dei tre figli di Allard e quindi la nostra vita è scandita dai continui spostamenti che ogni due settimane dobbiamo fare per tornare nei Paesi Bassi per prenderci cura di loro e per assistere al loro sviluppo”. Cosa ne pensano di noi?Beh che siamo genitori un po’ pazzi ma sono entusiasti del nostro progetto e lo seguono da vicino”
Ospitalità consapevole, fatta di natura e persone
Casa di Montagna Thouraz nella loro visione non sarà solo un rifugio di pietra, ma un luogo per rallentare, ricaricarsi, vivere con più consapevolezza e meno rumore. Gli interni saranno progettati e arredati insieme ad artigiani e designer dei Paesi Bassi e della Valle d’Aosta. Un dialogo tra culture diverse e materiali, tra semplicità e autenticità e nel rispetto della montagna.
“Vogliamo portare attenzione alle persone che verranno e alla natura e fare in modo che ognuno possa essere se stesso, sentendosi subito a casa anche in un posto nuovo” . L’edificio sarà dotato di impianti solari, sistemi di riciclo idrico e soluzioni a basso impatto. Ma ciò che più conta è l’apertura al contributo altrui, dai falegnami ai tessili naturali, fino ai produttori locali di oggetti per la casa e la persona, con l’invito lanciato dai coniugi a chiunque voglia di poter partecipare.
“Fortunatamente abbiamo conosciuto molte persone diventate nel tempo nostri amici, anche professionisti nel loro campo, che vengono a lavorare per noi nel loro tempo libero. Ognuno porta un po’ di individualità alla nostra casa e noi ne siamo felici. Abbiamo seguito un anno di lezioni di italiano, il che significa che riusciamo già a farci capire di più di quando siamo venuti qui per la prima volta e teniamo una newsletter con cui aggiorniamo costantemente chi ci ha sostenuto oltre a mantenere i canali social attivi”. Perché questo sogno è nato, e continuerà a crescere, grazie alla condivisione.
“Alcuni investitori che hanno contribuito al nostro progetto avevano risparmiato per un sogno simile. Poi si sono resi conto di non poterlo più fare per diversi motivi e hanno dato parte dei loro risparmi per il nostro progetto. Saremo loro eternamente grati e faremo di tutto per portare a termine il nostro progetto anche per loro”. Guardando al futuro, Allard e Jantiene stanno valutando l’apertura di un piccolo camping per 15 persone nell’estate 2026, e il recupero della vecchia scuderia come sala conferenze polifunzionale, ideale per incontri, corsi e momenti di formazione aperti a tutti.
“Negli ultimi mesi, quando presenti, abbiamo vissuto in una piccola roulotte con vista sui cantieri a sinistra e sul Gran Paradiso a destra. È sempre una sorpresa scoprire se la corrente elettrica funziona ancora per il riscaldamento o se il Wi-Fi di cui abbiamo bisogno per il nostro lavoro fa il suo dovere, ma finora siamo sempre riusciti a farli funzionare. Nelle giornate calde ci godiamo questo romanticismo mentre nelle giornate di brutto tempo è un po’ tutto più difficile ma è molto bello notare che la pace e la tranquillità di cui ci siamo innamorati a Thouraz non cambieranno mai”.
Se vi capiterà di passare per Thouraz e troverete sul sentiero un grosso cane, non spaventatevi. Sappiate che probabilmente è Tomo ed è segno che Jantiene o Allard sono in zona. Fermatevi a fare due chiacchiere con loro e fatevi raccontare del loro progetto.
Per informazioni e contatti:
Allard & Jantiene van Lingen
Casa di Montagna Thouraz
info@casadimontagnathouraz.com