Presentati in carcere i risultati di un corso per addetti alla grafica

Si chiamano Antonino, Antonio, Alessandro, Domenico Donato, Maurizio, Orazio, Sergio e Vincenzo. Sono i partecipanti ad un percorso formativo per ?Operatori Pc addetti alla grafica? promosso ed attuato dal Projet Formation,...
Società

Si chiamano Antonino, Antonio, Alessandro, Domenico Donato, Maurizio, Orazio, Sergio e Vincenzo. Sono i partecipanti ad un percorso formativo per ?Operatori Pc addetti alla grafica? promosso ed attuato dal Projet Formation, in collaborazione con la casa circondariale di Brissogne, e realizzato con il contributo del Fondo sociale europeo.
I risultati di questa iniziativa – oltre 500 ore di corso di cui 250 in autoformazione – sono state presentate oggi, lunedì 30 gennaio, in una sezione dell’istituto penitenziario alla presenza, tra gli altri, di Carmela Fontana , assessore alle politiche sociali del Comune di Aosta e di Nadia Savoini , direttrice dell’Agenzia regionale del lavoro.
Ogni partecipante ha, quindi, esposto e mostrato sinteticamente i suoi lavori: calendari multicolore creati usando la tecnica del fotomontaggio e del fotoritocco, lunari e ricettari di vari tipi e ancora pieghevoli e presentazioni in power point. Un lavoro di mesi che ben si sintetizza nella frase che i detenuti hanno voluto riportare nella parte introduttiva della presentazione dei loro risultati: ?la fiducia, l’impegno, il denaro investito hanno fatto fiorire in questi mesi capacità e punti di forza che spesso nella situazione vissuta sono assopiti?.
E la condizione di noia, di generale apatia e di mancanza di stimoli è quella che, con più emergenza, i detenuti hanno evidenziato e denunciato alle persone esterne.
Dalle ore di formazione, condotte da Domenico Rocca come docente informatico e coordinate da Antonella Poliani, referente del progetto, è nato anche un numero di una rivista. ?L’Aurora?, questo il titolo scelto per questa pubblicazione, raccoglie articoli su vari argomenti, ricette di cucina, ma anche riflessioni e testimonianze sul mondo carcerario. Al termine di questa esperienza, l’aspettativa dei detenuti e degli stessi promotori del corso è quella non disperdere il lavoro fatto e le competenze acquisite. Una strada possibile, anche se difficile, è quella di trovare partner istituzionali e realtà esterne con cui progettare e supportare la possibilità di affidare alcuni lavori di grafica e impaginazione ai coloro che hanno terminato il corso.

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