Prevenzione dell’ictus: a maggio si mobilita l’Associazione Alice

05 Maggio 2011

Il mese di maggio è il mese della prevenzione dell’ictus a livello mondiale. E in questo mese Alice, l’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, nata in Valle d’Aosta più di 10 anni fa e poi "esportata" su tutto il territorio nazionale,  ha collocato buona parte delle sue attività del 2011.

Oltre ad alcuni screening rivolti ai soci, il 7 maggio, e ai nuovi iscritti, il 15 maggio, i volontari di alice si mobiliteranno il 14 maggio  per la manifestazione "Una ciliegia per …Alice" , una giornata di raccolta fondi in cui saranno distribuiti, dietro un’offerta cestini di ciliege. I volontari di Alice saranno presenti ad Aosta, in Piazza Chanoux e in Piazza Arco di Augusto, a partire dalle 9 anche per consegnare depliant con indicazioni sulla prevenzione, su come riconoscere la malattia e sugli esami da fare per valutare il rischio e la familiarità con l’ictus. Il 4 giugno Alice prenderà parte, insieme ad altre associazioni, alla seconda edizione di "Dolce solidarietà", un evento che coniuga la passione per le torte e i dolciumi all’impegno sociale, che si svolgerà all’Oratorio san Filippo Neri di Aosta.

"Ancora oggi si pensa che l’ictus sia una malattia dell’anziano, ma non è così. Sono molto più frequenti i casi in età avanzata, ma l’ictus putroppo può manifestarsi anche nei giovani e registriamo una crescita dei casi in colpisce le giovani donne" ha spiegato Giuseppe D’Alessandro, neurologo al Parini di Aosta e già fondatore di Alice nel corso dell’incontro con i giornalisti. Per questo motivo l’associazione, 250 iscritti in Valle, ha avviato alcuni filoni di lavoro che coinvolgono i giovani.

"Nel corso del 2011 – ha sottolineato Lorella Zanivorremmo incontrare i ragazzi delle scuole medie per informarli sulle problematiche dell’ictus, per cui stiamo aspettando l’approvazione da parte della Sovraintendenza agli studi. Se non venisse sponsorizzato l’Associazione provvedera’ comunque a portarlo a compimento utilizzando mezzi propri e cercando altre sponsorizzazioni’.

Alle giovani donne è rivolto invece il progetto Gravidic, ancora in fase embrionale, per cui Alice vuole farsi promotrice della costituzione di un registro per la raccolta dei dati clinici e terapeutici delle giovani donne in gravidanza. "L’idea di questo registro nasce dall’esperienza di 5 giovani donne con una storia di un precedente infarto cerebrale che hanno affrontato e portato a termine la gravidanza senza conseguenze per la madre né per il neonato" ha spiegato ancora D’Alessandro.

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