Referendum Eutanasia Legale: raccolte in Valle d’Aosta 7118 firme

A meno di due settimane dalla fine della raccolta firme per il Referendum per l'Eutanasia Legale, il numero di adesioni è più del doppio rispetto alle 500.000 necessarie. Il Comitato per l'Eutanasia Legale valdostano ha tirato le somme della raccolta nella nostra regione oggi, martedì 28 settembre, durante una conferenza stampa.
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I dati nazionali parlano chiaro: al 23 settembre, sono state raccolte un totale di un milione e 12.621 firme, che si suddividono tra 640.621 cartacee 372.000 online. Più del doppio rispetto a quelle necessarie per il deposito previsto per questo 8 ottobre. Le firme digitali sono riuscite a dare una spinta decisiva al referendum, comprendendo soprattutto un grande numero di giovani. Di queste, la metà è già stata depositata superando, con oltre 600.000 firme, la soglia minima richiesta di 500.000.

Anche in Valle d’Aosta i numeri sono molto buoni: le firme raccolte in totale sono 7118 di cui ben 6481 presso i banchetti, le rimanenti, invece, sono state raccolte nei comuni, senza contare le firme online che vengono inviate e  autenticate direttamente dall’Ufficio centrale per il referendum a Roma. La nostra regione è stata la prima per numero di firme in rapporto alla popolazione per tutta l’estate, per poi arrivare alla pari con il Piemonte, fino a scendere al quinto posto nella classifica delle regioni italiane.

Si tratta di un grande segnale, confermato dalle impressioni e dai dati raccolti dai volontari sul campo. Il gruppo valdostano, tra autenticatori e volontari in totale conta circa 40 persone, tra cui quelle effettivamente attive sono circa 15 che hanno seguito il progetto per tutta l’estate negli stand. Lo sforzo ai banchetti è stato fondamentale, raccogliendo la stragrande maggioranza delle firme. “Noi abbiamo depositato i moduli in tutti i comuni valdostani, ma da sempre è più problematico l’accesso al comune per depositare la firma. In tempo pandemico questo è diventato possibile solo su prenotazione e quindi ancora più difficile da mettere in pratica” spiega una delle referenti regionali Chiara Giordano.

Un altro dato, emerso durante la conferenza stampa, è il fatto che a firmare presso i banchetti valdostani siano stati anche numerosi turisti, spesso provenienti da grandi città in cui gli stand sono più difficili da trovare. Insomma tra le firme digitali e una buona distribuzione dei banchetti sul territorio regionale, il Comitato per l’Eutanasia Legale valdostano è riuscito a superare le aspettative: come specifica la portavoce Lilli Breuvé: “Solo grazie ai volontari e agli autenticatori, tra cui molti assessori regionali e comunali, è stato possibile per tutti noi organizzare i banchetti che sono stati la nostra forza e ci hanno permesso di raggiungere questo risultato”.

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