Rocco Schiavone, oltre il 10% di share per la quarta stagione

Ha chiuso con 2.570.000 spettatori per uno share del 10,3%, ieri sera, su Rai2, la quarta stagione della serie tv dedicata al vicequestore Rocco Schiavone.
Ragonese Giallini
Società

Ha chiuso con 2.570.000 spettatori per uno share del 10,3%, ieri sera, su Rai2, la quarta stagione della serie tv dedicata al vicequestore Rocco Schiavone. I dati sono in linea con quelli fatti registrare la scorsa settimana per la prima puntata (10.9% e 2milioni 703mila spettatori). Una serie composta da soli due episodi, tratti come consueto dai romanzi di Antonio Manzini, editi in Italia da Sellerio Editore. Ed è legata all’uscita del prossimo romanzo dello scrittore, prevista per il mese di maggio, la speranza dei fans di Marco Giallini per una eventuale e ipotetica quinta stagione della serie.

La quarta stagione

Presentata in due puntate, mercoledì 17 e 24 marzo, alle 21.25 su Rai2, è stata affidata alla regia di Simone Spada. La produzione è di Rai Fiction, Cross Productions e Beta film.

“All’inizio di questo 2019, dopo il successo della terza stagione – spiega il regista – mi è stata proposta la regia anche di questa quarta stagione. Ho accettato con entusiasmo perché ormai è un personaggio che non solo amo ma che sento vicino come se fosse un familiare. Ho iniziato la preparazione tra le montagne innevate della Valle d’aosta nei primi mesi dell’anno leggendo e studiando le sceneggiature sempre raffinate di Antonio Manzini. Come tutti sappiamo, l’arrivo del Covid 19 e il conseguente lockdown hanno sospeso ogni tipo di attività lavorativa e soprattutto ci hanno scaraventato tutti in un tempo sospeso e grave. Ai primi di marzo, la nostra serie, le cui riprese sarebbero partite da lì a un paio di settimane era forse già un ricordo confuso accompagnato da un futuro incerto”.

Grazie allo sforzo di tutti e al desiderio di ricominciare, le riprese sono ripartite in estate. “Questa quarta stagione è stata girata in particolari situazioni di complessità – spiega Alessandra Miletto, Direttrice della Film Commission della Valle d’Aosta – dal 6 luglio al 14 agosto scorso, perché in realtà doveva essere ambientata tra Natale e Capodanno. Non è stato facile rendere una stagione fredda con una media di 30 gradi all’ombra: è stato fatto un lavoro enorme in fase di ripresa, girando di notte e con la pioggia, e in quella di post produzione”.

V Solarino M Giallini
Solarino e Giallini

 

La sinossi delle due puntate (visibili su RAIPLAY)

“Rien ne va plus”

Subito prima che la Polizia inizi gli scavi per riportare alla luce il cadavere di Luigi Baiocchi, Rocco Schiavone abbandona l’Italia. Sembra l’inizio di un lungo e solitario esilio per il vicequestore, ma inaspettatamente arrivano a fargli visita Brizio e Furio con importanti novità: non è stato trovato niente, la soffiata di Enzo Baiocchi è quindi nulla.
Ma chi ha spostato il cadavere? E dove è finito Sebastiano, di cui non si hanno più tracce?

Rocco, pieno di interrogativi e dubbi, fa ritorno ad Aosta, pronto a risolvere il caso dell’omicidio del ragioniere Favre, che era stato costretto a lasciare insoluto. Intanto il passato continua a bussare alla sua porta: Caterina, l’agente speciale che aveva tradito la fiducia di Rocco spiandolo per conto degli Interni, si presenta improvvisamente ad Aosta con una notizia sconvolgente.

Nel frattempo, in Questura, giunge la notizia della sparizione di un portavalori, con a bordo due guardie giurate e tre milioni del Casinò di Saint Vincent. Rocco capisce che la morte di Favre e il furto non sono slegati, non può essere un caso che entrambi abbiano a che fare con le attività del Casinò. Rocco e la sua squadra si preparano al peggio: questa volta, la banda da sgominare è pronta a tutto pur di difendere i suoi loschi affari, anche a mettere mano alle armi.

“Ah l’amore, l’amore”

Rocco è in ospedale perché ha subito un’operazione molto seria, ma il lavoro, suo fedele compagno, lo segue anche lì. Nello stesso periodo, infatti, perde la vita Roberto Sirchia, un noto industriale della zona, in seguito a un errore trasfusionale. Rocco, che nonostante sia convalescente continua a sentire ‘gli odori’, capisce che questa morte non è solo errore di malasanità. Così, mosso dalla stima e dalla riconoscenza nei confronti del primario Negri, che lo ha operato e salvato, inizia ad indagare.

Inizia così una indagine notturna e segreta in pigiama e loden tra i corridoi dell’ospedale. È proprio qui che Rocco entra in contatto con un’umanità silenziosa, sofferente e abbandonata, in cui non faticherà a riconoscersi. Marina, che nonostante tutto non lo abbandona mai, lo incita a tornare a vivere, a riscoprire la felicità e l’amore. Quegli stessi sentimenti che hanno fatto irruzione nella la vita di Ugo Casella, che ha perso la testa per la sua vicina Eugenia, o nella vita di Antonio, che non è più in grado di gestire le sue tre amanti, o ancora di Fumagalli e della Gambino, che ormai non nascondono più  la loro attrazione.

È la fine dell’anno,  Rocco è pronto a festeggiare la notte di San Silvestro con una donna bellissima e  affascinante. Sarà forse lei a riaccendere in lui l’amore?

“Ciak si gira”, le riprese di Rocco Schiavone 4 si sono svolte in Valle d’Aosta ad agosto 2020 

Rocco Schiavone 4, la “macchina” (da presa) è ripartita ad agosto 2020. Marco Giallini è infatti tornato sul set per i nuovi episodi della serie prodotta da Cross Productions e Rai Fiction che si gira tra la Valle d’Aosta – le riprese qui dovrebbero terminare il 13 agosto – e Roma, con il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste e supporto della Regione.

Le nuove puntate, che andranno in onda su Rai2, sono tratte dai due ultimi romanzi gialli di Antonio Manzini, bestseller per Sellerio: i titoli, “Rien ne va plus” e “Ah, l’amore, l’amore“, con la sceneggiatura affidata allo stesso autore del burbero vice questore, coadiuvato da Maurizio Careddu, mentre la regia è di Simone Spada.

“La serie avrebbe dovuto iniziare le riprese il 26 marzo – spiega la direttrice di Film Commission Alessandra Miletto – ed eravamo già da tempo al lavoro insieme a Cross Productions per la preparazione delle riprese. Ovviamente l’emergenza sanitaria ha segnato lo stop di tutte le produzioni ma anche durante la fase di lockdown non abbiamo mai smesso di lavorare con i responsabili della produzione. A partire dal mese di maggio siamo stati tutti attivi nel definire insieme alle associazioni dei produttori le linee guida per i protocolli che avrebbero consentito la riapertura dei set e appena sottoscritti i protocolli la macchina si è messa in moto in maniera rapidissima”.

A fine giugno è stata la volta dei casting per le comparse – che “turnano” di continuo, e che hanno visto il coinvolgimento quest’anno di circa 300 persone – e a luglio si è aperto ad Aosta il set della quarta stagione della serie, “una tra le primissime a riprendere dopo il lockdown – aggiunge Miletto –. Per attori e troupe è stata anche l’occasione di vivere una Valle d’Aosta estiva che è stata enormemente apprezzata”.

O, per dirla con il produttore Rosario Rinaldo: “Covid o non Covid, abbiamo trovato il modo per ripartire in sicurezza e siamo già molto contenti delle immagini di Schiavone che ci arrivano da Aosta”.

Soddisfazione anche dai lidi valdostani: “Siamo davvero felici essere ripartiti con una serie così importante e così radicata nella nostra regione – chiude Miletto –, perché mai come in questo momento è evidente che avere produzioni che girano sul territorio sia assolutamente strategico per portare visibilità e promozione ma anche e soprattutto per l’impulso fondamentale che l’audiovisivo dà alla ripresa economica; non solo di un settore, quello dei lavoratori dell’audiovisivo e dello spettacolo, che in questo periodo è stato particolarmente penalizzato, ma per un numero amplissimo di attività economiche e di lavoratori coinvolti; dal settore alberghiero e della ristorazione ai servizi di ogni genere, dalla logistica alla scenografia, dalle location private ai costumi e ne elenco solo alcuni. Molte sono le produzioni che si apprestano a ripartire nelle prossime settimane e mesi, e questo è un segnale estremamente positivo e incoraggiante”.

Le riprese della quarta stagione, oltre ad Aosta, hanno coinvolto La ThuileSaint-Rhémy-en-BossesArvier e in Valgrisenche. Nel Capoluogo, per un paio di giorni si è girato all’ospedale “Beauregard” e al “Maria Adelaide” di via Torino, trasformato anch’esso in ospedale. Per l’occasione, a riaprire i battenti è stato anche lo storico “Caffè Nazionale” di piazza Chanoux.

Una foto di scena di Daniele Mantione segnalata a CliCiak 2020  

Rocco Schiavone - ph Daniele Mantione - segnalazione serie tv
Rocco Schiavone – ph Daniele Mantione – segnalazione serie tv

Una fotografia di scena di Daniele Mantione, scattata sul set del Vicequestore Rocco Schiavone 3 (2019) è stata segnalata alla 23a edizione di CliCiak (2020) – Scatti di Cinema Concorso nazionale per fotografi di scena organizzato dal comune di Cesena nella sezione Miglior Serie Fotografica Tv. Le foto vincitrici e segnalate sono state esposte dal 4 luglio al 6 settembre 2020  presso la Galleria Peschiera nel comune di Cesena.

Daniele Mantione (1976, Aosta) ha lavorato nel campo sociale come educatore. Nel 2010 ha lasciato il mondo delle cooperative sociali per dedicarsi al cinema e alla fotografia. Lavora come fotografo di scena per Daniele Gaglianone (Pietro e Ruggine) e Michele Rho (Cavalli). Nel 2012 esordisce come autore della fotografia di alcune trasmissioni televisive per Rai VdA e del documentario Minatori, selezione ufficiale al Cervino Film Festival 2014. Dal 2013 lavora per Rai VdA come produttore e autore di documentari. È membro fondatore e consigliere dell’A.P.A VdA (associazione professionisti dell’audiovisivo della Valle d’Aosta) con la quale dal 2016 è organizzatore di FrontDoc (festival internazionale del cinema di frontiera che si svolge ad Aosta).

Dal 2016 è fotografo di scena per la serie tv Il vicequestore Rocco Schiavone. Nel 2019 esordisce con il suo primo documentario per il cinema “Le Filmeur” presentato  al Filmmaker Festival di Milano nella sezione Filmmaker Moderns.

Cosa si sa sulla quarta stagione

Anche la regia della quarta stagione sarà affidata a Simone Spada, che aveva preso il posto di Michele Soavi.  Nell’ultima stagione, andata in onda nel 2019, il racconto prendeva spunto dal romanzo “Rien ne va plus” che aveva come sfondo la casa da gioco di Saint-Vincent.  La riviera delle Alpi sarà ancora uno dei set della quarta stagione. Il finale aperto della terza lascia in sospeso varie questioni, a cominciare dall’omicidio di Romano Favre.

Il caso raccontato anche in “Fate il vostro gioco”, sarà probabilmente assieme alle vicende dell’ultimo romanzo di Antonio Manzini, “Ah l’amore, l’amore”, al centro della quarta stagione.
Al momento non ci sono informazioni certe su quante puntate verranno girate fra luglio e agosto 2020 in Valle d’Aosta. Oltre a Saint-Vincent le riprese si terranno ad Aosta, nei luoghi diventati famosi nella serie Tv Rai: dalla casa del vice questore, in una traversa di via Pota Praetoria, vicino al Teatro Romano, al Caffè nazionale, sotto i portici di Piazza Chanoux, che sarà riaperto in occasione del prossimo ciak, grazie ad un accordo trovato con il Comune di Aosta, fino al Commissariato, ricostruito nella zona della Pepinière d’Entreprise di Aosta.

Quando andranno in onda le nuove puntate?

La messa in onda di Rocco Schiavone 4 era prevista inizialmente per l’autunno del 2020 è poi slittata alla primavera 2021.

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