Scelte le tre finaliste del premio Donna dell’Anno. La premiazione il prossimo 30 novembre

La nigeriana Akunyili Dora, l'irachena Hadad Salma, la palestinese Ayesh Nayla e l'israeliana Lily Traubmann sono le tre donne che si contenderanno quest'anno il premio internazionale Donna dell'Anno. La rosa di nomi è...
Società

La nigeriana Akunyili Dora, l’irachena Hadad Salma, la palestinese Ayesh Nayla e l’israeliana Lily Traubmann sono le tre donne che si contenderanno quest’anno il premio internazionale Donna dell’Anno.

La rosa di nomi è stata selezionata dalla giuria del premio internazionale, presieduta dal Presidente del Consiglio Valle, Ego Perron, riunitasi a Roma questa mattina.

Akunyili Dora, 53 anni, medico farmacista, nata in un villaggio dello Stato di Anambra nel Sud Nigeria, ha speso tutta la sua vita alla difesa del diritto alla vita.

Vive e lavora a Baghdad, occupandosi di bambini affetti da tumori ematologici, Hadad Salma, 52 anni, oncologa pediatra e professore universitario.

Infine completano la lista delle finaliste, la palestinese Ayesh Nayla e l’israeliana Lily Traubmann, entrambe impegnate a promuovere la pace e la conoscenza fra i loro popoli.
Le due donne costituiscono insieme una candidatura unica, ?perché – come si legge in una nota – si ritiene che premiare insieme due donne che appartengono a due popoli così lontani a causa della guerra che li affligge da quasi 60 anni e nello stesso tempo vicinissimi perché legati da una stessa terra alla quale sentono entrambi di appartenere, ha un forte significato?.

La cerimonia di consegna dei premi si svolgerà venerdì 30 novembre al Grand Hotel Billia di Saint-Vincent, alla vincitrice andranno 20.000 euro mentre alle altre due finaliste, 5.000 euro ciascuna.
38 sono state quest’anno le candidature al Premio internazionale Donna dell’Anno arrivate da associazioni nazionali ed internazionali. “Il decennale del Premio gratifica il lavoro svolto negli anni perché abbiamo ottenuto il più alto numero di proposte di candidature – spiega in una nota il Presidente del Consiglio Perron. È il segnale che nel tempo si è sviluppata una maggiore cultura di sostegno verso queste donne incredibili che dedicano la loro vita al prossimo, in qualunque situazione di disagio.?

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