“L’offerta di 60 euro, al quinto livello, in due anni proposta da Federmeccanica – spiegano in una nota i sindacati di categoria – è assolutamente inadeguata a fronte delle condizioni retributive dei metalmeccanici non più in linea per un reale potere d’acquisto e di vita equo e dignitosi per le lavoratrici ed i lavoratori”. Questa una delle motivazioni che hanno spinto i direttivi di Fim, Fiom, Savt-Met e Uilm riunitisi ieri ad Aosta, a proclamare lo sciopero di 8 ore per la giornata del 22 luglio. L’offerta di Federmeccanica rappresenta, infatti, la meno della metà di quanto richiesto dai sindacati del metalmeccanici per il rinnovo del biennio economico del contratto nazionale. Inoltre i sindacati giudicano “improponibile la richiesta di Federmeccanica di modificare la normativa sugli orari di lavoro, attualmente in vigore, cancellando il ruolo contrattuale delle Rsu, in cambio di pochi euro”.
I direttivi di Fim, Fiom, Savt-Met e Uilm chiedono, inoltre, alle segreterie nazionali di “convocare entro settembre l’assemblea dei 500 rappresentanti sindacali al fine di imprimere alla vertenza una spinta propositiva e risolutiva”