L’Assessorato regionale alle Opere pubbliche ha affidato la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per ristrutturazione dell’edificio scolastico Manzetti, in Via Festaz, ad Aosta. Ma, più che una ristrutturazione tout court si tratterà di un edificio ex novo.
“La realizzazione del nuovo istituto Manzetti valorizza l’intero progetto di recupero del Saint-Bénin – spiega l’Assessore Carlo Marzi –. È un intervento che grazie alla creazione di una nuova piazza e di nuovi percorsi fruibili apre dopo lungo tempo l’area del St-Benin alla città, collegandola al cuore del centro storico del capoluogo, da Place Deffeyes sino a Piazza Chanoux e oltre, arricchendo e rinnovando l’immagine del centro cittadino. La nuova realizzazione, unita a quella del recupero del Saint-Bénin che mantiene la sua forte impronta antica, riporta questa parte storica della città in relazione diretta con la popolazione e nuovamente al centro delle dinamiche culturali e sociali”.
La progettazione è stata affidata con procedura aperta al raggruppamento temporaneo Copaco SRL – ICIS SRL – Arch. Ianigro e Pastoret Engineering & Consulting SRL.
Tra due distinte previsioni di intervento, ristrutturazione dell’attuale edificio o demolizione e nuova costruzione – spiegano dall’Assessorato –, “i professionisti hanno optato per quest’ultima soluzione, che consente un’ampia flessibilità sia dal punto di vista architettonico che funzionale, e un ottenimento di elevati standard in termini prestazionali sotto il profilo strutturale e sismico, impiantistico, energetico e acustico, non comparabili con quelli ottenibili con un mero intervento di ristrutturazione, garantendo così una maggiore qualità finale dell’opera”.
L’idea principale alla base della proposta vede la realizzazione della scuola ponendo al centro il suo rapporto con la città e con l’isolato, mettendo in rilievo l’ex priorato sullo spazio pubblico attraverso la valorizzazione di percorsi urbani fruibili e perseguendo, oltre la soddisfazione delle esigenze di carattere tecnico, che la scuola rappresenti anche occasione di creazione di valori comuni per tutta la cittadinanza.
“Il nuovo fabbricato risulterà molto performante dal punto di vista energetico, da considerarsi quasi autosufficiente, oltre a raggiungere un alto livello di comfort anche attraverso l’ottimizzazione degli spazi e un utilizzo attento della luce naturale e delle componenti edilizie impiegate”, chiude Marzi.
La proposta progettuale prevede, oltre a quattro piani fuori terra destinati alle aule, un piano interrato che ospiterà l’aula magna e una palestra fruibile anche da utenti esterni, oltre a laboratori, depositi e archivi e un piano terreno in continuità con lo spazio pubblico, destinato ai servizi amministrativi e alle aule speciali.