Suonerà lunedì 14 settembre in tutta la Valle d’Aosta la prima campanella del nuovo anno scolastico per 18mila e 232 alunni. Faranno il loro primo ingresso alla scuola dell’infanzia 3325 bambini, alle primarie 5895, 3399 alle medie e 5613 alle superiori. Il record di iscrizioni fra quest’ultime spetta allo scientifico del Regina Maria Adelaide con 468 alunni, 411 al Bérard. Hanno scelto l’istituto professionale Corrado Gex 441 studenti, 415 quelli iscritti al Manzetti.
L’Assessore all’istruzione Emily Rini lunedì mattina inaugurerà l’anno scolastico alle 9.30 nella scuola primaria e dell’infanzia di Donnas mentre nel pomeriggio, alle 14,30 parteciperà al taglio del nastro della scuola materna di Saint-Marcel.
Nel rivolgere un messaggio di auguri agli operatori della scuola, Rini sottolinea come l’anno che si aprirà lunedì sarà "cruciale" perché "disegnerà la scuola dei prossimi anni. Sarà un anno che ci farà sentire il peso di una responsabilità grande e profonda, che ci stimolerà a progredire, a costruire partendo dalle radici di una scuola che ha le sue origini in quelle di paese che i nostri padri fondarono quasi 400 anni fa e che, in quel periodo, rappresentavano l’avanguardia della scuola pubblica".
Sull’adattamento in Valle della Riforma "La Buona scuola" l’Assessore parla di "grande occasione per valorizzare l’eccellenza della scuola valdostana e trasferirla nella “Bonne école valdôtaine” che costruiremo pezzo per pezzo con le nostre forze e con la nostra attenzione al territorio e alle persone che vi risiedono. Si tratterà di un anno in cui la scuola, come previsto dal protocollo di intesa tra il Ministero e l’Amministrazione regionale che ha salvaguardato in toto la nostra autonomia, dovrà definire gli obiettivi per raggiungere la piena attuazione dell’autonomia scolastica; potenziare le conoscenze e competenze degli alunni; favorire il consolidamento dei rapporti tra istruzione e formazione professionale".
Tra le linee d’azione citate da Rini: "il mantenimento e la valorizzazione dell’alfabetizzazione bi-plurilingue delle scuole dell’infanzia; l’introduzione dell’insegnamento di discipline in lingua inglese secondo la metodologia CLIL; il potenziamento dell’ESABAC, aumentando le attuali adesioni ed estendendolo anche agli istituti tecnici."