Coinvolgere giovani ricercatori in un progetto di sviluppo sostenibile per la montagna è uno degli obiettivi del progetto Agile Arvier, finanziato dall’Unione europea – NextGenEU per 20 milioni di euro.
Al centro dell’inizio c’è lo studio dei cambiamenti climatici, ma anche la valorizzazione delle risorse locali attraverso la ricerca sul campo e l’innovazione tecnologica. A oggi sono già sette i ricercatori assunti da Arpa Valle d’Aosta, Fondazione Montagna sicura e Institut Agricole Régional, in qualità di partner dell’iniziativa.
Da giugno le due giovani ricercatrici esperte in sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici hanno iniziato a lavorare presso Arpa Valle d’Aosta, nell’ambito dello studio sull’assorbimento di carbonio e sulle applicazioni di telerilevamento per il monitoraggio dei ghiacciai alpini. Tra giugno e luglio, Fondazione Montagna sicura ha assunto tre esperti che si occuperanno di gestire le azioni di ricerca nel campo del monitoraggio satellitare dei laghi glaciali e di organizzare percorsi di sensibilizzazione e di formazione sugli effetti del cambiamento climatico nello Spazio alpino. Infine, l’Institut agricole régional ha selezionato due giovani laureati per costruire le attività tecnico-formative e tecnico- scientifiche legate allo sviluppo economico e alla valorizzazione delle risorse locali in connessione con le filiere agroalimentari e lo sviluppo delle potenzialità dei mestieri della montagna.
“L’obiettivo di Agile Arvier è attrarre in modo stabile nei borghi di Arvier e Leverogne giovani motivati/e ed impegnati/e a realizzare studi finalizzati a migliorare la resilienza e l’adattabilità della popolazione alpina ai cambiamenti ambientali, economici, sociali e culturali. – ricorda una nota – Il progetto promuove il territorio come luogo di condivisione delle grandi sfide assunte dalla Regione nell’ambito della Strategia dell’Unione Europea per la Regione Alpina (EUSALP), che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile e la cooperazione tra i paesi alpini”.
A partire dall’autunno, a conclusione del primo ‘lotto’ degli interventi previsti nel Progetto, i rinnovati locali di Espace T (la ex RSA), sede destinata ad accogliere l’Associazione transfrontaliera Teraction, ospiteranno, in attesa che si completino gli altri interventi infrastrutturali, i sette esperti che potranno, quindi, diventare una vera e propria comunità scientifica multidisciplinare capace a sua volta di attrarre altri ricercatori e di realizzare un hub, a valenza transnazionale, per lo sviluppo scientifico e tecnologico sulla montagna.
Nel frattempo sono previste nuove assunzioni. Arpa Valle d’Aosta cerca ancora un esperto informatico appassionato di montagna per completare il team di ricerca. Per candidature e informazioni: agile.arvier@arpa.vda.it
2 risposte
Ho già visto e letto numerosi articoli e brochure su Agile Arvier e sinceramente non ho ancora capito di tutto questo che riscontro e che utilità c’è per la popolazione del Comune di Arvier
É stata chiusa una RSA che onestamente per una comunità come quella di Arvier era una miniera d’oro – invece di ristrutturarla ora faranno un non so cosa per non so chi (ma sicuramente niente di utile per la popolazione e mai e poi mai utile come una RSA che ogni Comune della Regione vorrebbe sul proprio territorio)
Da come ho capito anche la struttura delle vecchie scuole diventerà sede di qualcosa che non si riesce a capire – l’unica cosa certa è che verranno eliminati 2 parcheggi per le auto molto utili e molto frequentati soprattutto nel periodo scolastico essendo nelle vicinanze della scuola.
Ma la popolazione di Arvier è stata messa al corrente di tutto questo o é stata abbindolata con false promesse di non so quali tornaconti così come mi é sembrato di capire parlando con alcuni di loro
A voi cari abitanti di Arvier dico solo che vi verranno tolti dei servizi utilissimi (parcheggi e micro comunità) con in cambio “fuffa” – e onestamente mi spiace per voi
condivido e mi compiaccio per la sua osservazione, d’altronde un articolo con un un po’ più di senso critico e partecipativo degli abitanti di Arvier difficile sia affrontato (come molti altri ..)
Aggiungo che per “fuffa” si trova : la creazione di una Maison di co-working pubblico, completamente dedicata al lavoro sul territorio, da realizzarsi nell’edificio di proprietà comunale un tempo adibito a RSA concesso in comodato d’uso gratuito all’Unité affinché, nell’ambito del progetto DAC Developing Active Citizenship (finanziato dal programma ALCOTRA 2014-2020 e capofilato dall’Unité), lo stesso sia destinato a spazio di co-formazione e co-creazione transfrontaliera.
Quindi co-working, co-formazione e co-creazione …. ma esattamente che “co-sa” ce ne facciamo?