Un escavatore opera a bordo Dora, rivensandoci dentro terra e pietrame, e conclude il proprio lavoro direttamente nell’alveo del corso d’acqua spingendo a valle i detriti in modo che ci sia spazio a disposizione per riversare altro materiale. Sono queste le immagini inviate dal Movimento a 5 stelle al Comando della Guardia di Finanza di Aosta per denunciare lo scarico di terra ed altro materiale proveniente dagli scavi del cantiere della centralina idroelettrica di Entrèves, di proprietà della SEVA s.r.l., direttamente nelle acque della Dora Baltea.
"Alcune segnalazioni – spiega in una nota il Movimento – hanno confermato come da settimane decine di metri cubi di materiale, derivante dagli scavi in prossimità degli argini della Dora, vengano gettati direttamente nell’alveo del torrente invece di essere trasportati e smaltiti legalmente in discariche autorizzate".
I grillini sono scesi in campo lo scorso 11 luglio: dopo diversi appostamenti in prossimità del cantiere hanno accertato (e filmato) il fatto. "Oltre al notevole danno di carattere ecologico per il corso d’acqua di queste azioni illegali, peraltro portate a termine in assenza di qualsiasi controllo da parte di Regione e Comuni – attacca il Movimento – c’è la beffa dei milioni di euro che l’Amministrazione regionale spende ogni anno per ripulire la Dora e gli altri torrenti dal materiale in eccesso tra il quale c’è quello che qualcuno getta disinvoltamente per risparmiare su i costi di smaltimento regolare. La verità è che ci sono centinaia di milioni di euro in ballo che e che il settore dell’acqua in Valle d’Aosta è una vera zona franca per quella che non è esagerato definire la mafia dell’acqua".
L’azione rientra nell’iniziativa denominata “Occhio al Grillo” che, secondo il Movimento, "tramite una rete di attivisti e simpatizzanti monitorerà in maniera discreta i vari cantieri. Riteniamo che la politica valdostana non cambierà con le belle interpellanze, le interrogazioni e i convegni di approfondimento, tanto cari a certa minoranza consigliare con la puzza sotto il naso quando si tratta di fare nomi e cognomi, ma potrà rinnovarsi solo con la denuncia diretta alle Forze dell’ordine e alla Magistratura dei comportamenti criminali".
Il Movimento a 5 stelle aderisce al "Comitato del Si"
Anche il Movimento a 5 stelle ha deciso di aderire al “Comitato del si” relativo al referendum propositivo che si terrà in Valle d’Aosta il 18 di novembre . "La ragione di tale adesione – spiegano – oltre alla condivisione dell’iniziativa proposta dalle varie associazioni che si sono unite per respingere le intenzioni dell’Amministrazione Regionale di realizzare un impianto di pirogassificazione, atto a trattare a caldo i rifiuti solidi urbani prodotti in Valle d’Aosta, è da ricercare nella progettualità politica del Movimento medesimo".