“Solidarietà ai lavoratori di Verrès da chi conosce bene cosa stanno vivendo in questo momento”

Scrive un lettore: "Mi chiamo Massimiliano Rosco, ex dipendente Coca Cola HBC Italia attualmente in mobilità e disoccupato malgrado un curriculum di tutto rispetto".
I lettori di Aostasera, Società

Buongiorno,
Mi chiamo Massimiliano Rosco, ex dipendente Coca Cola HBC Italia attualmente in mobilità e disoccupato malgrado un curriculum di tutto rispetto.
A 42 anni è complicato riuscire ad essere assunto in particolar modo in questo momento dove l’offertà è inferiore alla richiesta e dove il requisito principale è l’età anagrafica massimo 35 anni.
Vorrei poter consigliare ai lavoratori di Verrès di lottare se non è possibile per il proprio sito; per essere ricollocati negli altri stabilimenti e mantenere l’occupazione, l’incentivazione all’esodo la consiglio solo a coloro che entro un anno raggiungessero il requisito per la pensione.
Il rischio di uscire e di non ritrovare la stabilità lavorativa ed iniziare un percorso come il mio di precariato con lavori saltuari mal pagati e che ha volte bisogna rinunciare perchè trattasi di pochi  giorni lavorativi e rischi tra lavoro precario e mobilità di non avere il sostentamento minimo per superare il mese.
Tutta la solidarietà ai lavoratori di Verrès da un lavoratore che conosce bene cosa stanno vivendo in questo momento.
Oggi più che mai occorre il reddito minimo di cittadinanza abilitando i centri per l’impiego ad operarsi con l’obbiettivo di trovarci un lavoro e non fare niente come succede ora dandoci un sostentamento come per gli altri paesi europei. Basta copiare quello che fanno gli altri, non bisogna inversi nulla, inoltre nel periodo tutti i disoccupati potrebbero trovare impiego nei comuni e nei servizi.
Massimiliano

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