Anche quest’anno amici, residenti e turisti si sono ritrovati insieme a La Thuile per ricordare Francesca Dalla Valle, giovane del paese scomparsa prematuramente, raccogliendo tanti “sorrisi” da inviare a chi ne ha più bisogno, in Kenya.
L’evento si è svolto sabato scorso, nei pressi della Scuola di sci, dove è iniziata la sfida tra le 16 squadre composte quattro giocatori. Quattro anche le prove ideate per conquistare il maggior numero di punti: il tiro con l’arco (sport preferito di Francesca), una speciale “staffetta” per trasportare palline da tennis, il bowling umano e il tiro alla fune. Per la cronaca ha vinto la squadra dei maestri della scuola di sci di La Thuile composta da Lorenzo Bassi, Jacopo D’orzo, Fabrizio Grange e Amedeo Raimo, ma per una volta la classifica conta meno dei “Sorrisi per Francesca”. La festa è poi continuata alle 20 al King pub per la tombolata e la pizzata in allegria.
I circa 2 mila euro raccolti infatti verranno donati alla onlus Karibuni che realizzerà “La fattoria di Francesca” nel villaggio Gis, vicino a un asilo costruito tre anni fa. Il raccolto della fattoria verrà utilizzato per nutrire i 100 bambini della scuola, mentre le eccedenze verranno vendute al mercato locale. Con il ricavato se ne sosterranno i costi di gestione, in questo modo si rende la fattoria autonoma e autogestita, consentendo alla popolazione di rendersi autosufficiente.
Karibuni opera da 7 anni in Kenya promuovendo progetti educativi, sanitari e professionali, ideati in modo che la popolazione un giorno non abbia più bisogno di sostegno. Infatti i progetti nel settore agricolo hanno consentito a molti giovani di trovare un lavoro nella loro terra. Inoltre, grazie ai soci della Valle d’Aosta, coordinati dai genitori di Francesca, Antonella Cappellini e Franco Dalla Valle, è stata realizzata una falegnameria attrezzata con macchinari moderni che dà lavoro a oltre 10 persone che insegnano la professione ai ragazzi. Tutti i progetti realizzati da Karibuni vengono sempre seguiti personalmente sul posto da volontari dell’associazione; questo consente all’associazione di conoscere i reali bisogni della popolazione e di garantire la qualità dei progetti promossi.