Non solo una linea di abbigliamento, ma un concetto ben preciso, dietro al brand 100% valdostano Tsampali c’è un’idea ben precisa di community e di engagement. Émile Guidetti, 24 anni, nato ad Aosta e cresciuto a Jovençan è l’ideatore di Tsampali, che “vuole essere un’esperienza, fisica ed emotiva, coadiuvata dalla musica”, come spiega il suo fondatore, studente di medicina “prestato” al mondo dell’abbigliamento.
Di diverso dagli altri brand quello valdostano nato a Jovençan ha che il suo “tessuto” non è solo quello di cui sono fatti i suoi capi, ma anche quello “sociale”, che il brand vuole invadere per creare relazioni, connessioni e dinamismo, come spiega lo stesso Émile: “Tsampali nasce ufficialmente nel 2020, nonostante abbia mosso i suoi primi passi già qualche anno prima, con l’obiettivo di creare un brand innovativo nei cui valori chiunque possa identificarsi”.
Come rendere un capo di abbigliamento più interattivo possibile è stata la vera sfida, risolta con un elemento che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere molto bene: “Ogni nostro capo di vestiario è infatti associato ad un QR code dinamico che rimanda sempre ad un brano, una canzone, un video che rinnoviamo periodicamente permettendo così al nostro acquirente di vivere un’esperienza che non si esaurisca al momento dell’acquisto. A tale scopo è fondamentale per noi aver una salda community con cui poter interagire e a cui poter fare scegliere le nostre proposte musicali, rendendo così partecipe di questo progetto chiunque ci segua”.
Chi segue il brand fa parte di una community che rappresenta le nuove generazioni: attente all’ambiente anche per quanto riguarda l’abbigliamento ed è per questo che Émile non si è fermato solo all’ideazione di capi e vestiti, ma è andato oltre unendo a questo un’attenzione a ciò che circonda tutti: “Tsampali è anche attenzione verso il prossimo e verso l’ambiente, avendo le sue radici più profonde qui, nel territorio e nella natura valdostana. Per questo motivo i nostri capi sono realizzati utilizzando cotone biologico e poliestere riciclato, per le nostre spedizioni utilizziamo sacchetti compostabili in modo da ridurre, se non eliminare, l’utilizzo della plastica. Inoltre, con l’acquisto di un capo di abbigliamento sul nostro sito, sarà possibile piantare un albero contribuendo alla riforestazione del pianeta e scegliendo dove seminare la propria pianta. Convinto del fatto che nel 2022 queste iniziative rappresentino solo un punto di partenza, seppure essenziale, che dovrebbe essere condiviso da tutti, la necessità è quella di incrementare la sostenibilità di questo marchio lavorando sull’utilizzo di fibre tessili locali e cercando di proporre anche nuovi progetti che possano coinvolgere direttamente chi ci segue”.
Abbigliamento, ma anche e soprattutto un messaggio che le nuove generazioni, come quella di Émile, non si accontentano più solo di lanciare, ma mettono assolutamente in pratica attraverso progetti e brand. Tsampali intende infatti creare un seguito e una community non solo che si identifichi con una maglietta o un cappellino, ma che possa riconoscersi in un impegno comune e, perché no, anche nei momenti di socialità, seconda azione che il fondatore del brand intende portare avanti: “Identifico Tsampali in una comunità più che in un brand di abbigliamento, essendo per di più aiutato e consigliato da una larga schiera di amici che ci tengo a ringraziare. L’intenzione è anche quella di poter organizzare i primi eventi e di collaborare sempre più con vari artisti musicali, locali e non, per legittimare l’essenza di Tsampali e la sua associazione con la musica”.