Tumori, l’impatto della pandemia sulla prevenzione: screening dimezzati

In occasione della Settimana nazionale della prevenzione oncologica la denuncia del Presidente Lilt Salvatore Luberto: “C’è un arretrato pazzesco in tutti i piani di prevenzione”.
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Società

C’è un arretrato pazzesco” dice Salvatore Luberto, Presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i tumori della Valle d’Aosta “in tutti i piani di prevenzione”.

Dallo scoppio della pandemia, le preoccupazioni generali si sono inevitabilmente convogliate intorno ai crescenti contagi, e allo stesso modo le energie del Servizio Sanitario Nazionale si sono dirottate in prima linea verso l’assistenza dei malati di Coronavirus, provocando di conseguenza inevitabili ritardi nell’erogazione delle cure ai pazienti oncologici. “Ma i tumori” come dice il Ministro della Salute Roberto Speranzanon vanno in quarantena e ora dobbiamo recuperare il tempo perduto.”

Da ieri, sabato 13 marzo fino a domenica 21 si svolge la settimana nazionale per la prevenzione ai tumori. In questa occasione, la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) sprona la cittadinanza a non trascurare o rimandare i controlli. E’ assodato il potere notevole che la prevenzione copre sulla possibilità di ammalarsi di cancro. Oggigiorno infatti, grazie alla prevenzione, la percentuale di tumori curabili ha superato il 65%

Cosa si intende per prevenzione? 

Prevenire significa sottoporsi a regolari controlli e difendere la propria salute: seguire un regime alimentare sano, non fumare, mantenere una regolare attività fisica, non eccedere nel consumo di alcolici ed esporsi ai raggi solari in maniera adeguata. Oltre il 40% dei tumori sarebbe evitabile semplicemente adottando un corretto stile di vita, soprattutto a tavola. Il crescente fenomeno dell’obesità, ad esempio, è strettamente correlato all’insorgenza di tumori, ed è inoltre registrato un maggiore rischio di mortalità nelle persone affette da Covid-19.

Durante questa settimana, anche nella  nostra regione,  la LILT offre agli iscritti le consuete visite preventive di controllo gratuite, prenotando al numero: 016531331 oppure all’indirizzo:  info@legatumoriaosta.it.

Screening in arretrato per colpa del Covid

Tuttavia, nel corso di questa situazione di emergenza, se lo stile di vita può sempre essere vigilato, il sottoporsi a controlli non dipende solo dalla singola iniziativa.
Purtroppo, nell’organizzazione di visite preventive,va molto male, in Valle d’Aosta come nel resto d’Italia” non nasconde Luberto. 
Le prestazioni di screening erano state sospese con l’esplosione della pandemia nei mesi di marzo e aprile 2020, e sono state riattivate da maggio, ma con intensità e modalità diverse rispetto a prima.

Sono stati confrontati i numeri degli screening effettuati nel 2019 con quelli nel 2020, anno della pandemia, e i risultati negativi lo urlano: i controlli hanno subito dei cali esorbitanti e le liste di attesa sono chiaramente lunghe.

Considerando gli esami cervicali, mammografici e colorettali, è stata esaminata in media la metà delle persone rispetto a prima della pandemia.

Nel lasso di tempo gennaio-settembre 2020 sono stati contattati 5872 utenti in meno allo screening per il tumore al colon retto rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente; inoltre, sono state esaminate il 66,7% di persone in meno paragonate a quelle che erano state controllate nel 2019. Si stima che da questi ritardi diagnostici non si siano rilevati 35 nuovi tumori colorettali. Sono state 2596 le donne in meno invitate allo screening mammografico e 472, sempre in meno, quelle per la visita in prevenzione al cancro al collo dell’utero, rispetto allo stesso periodo del 2019. Si calcola che, nel caso degli screening mammografici, siano necessari 4,4 mesi per recuperare i controlli persi: valore più alto tra gli altri d’Italia dopo quello della Calabria, mentre si stimano addirittura 6 mesi per riportare a pari quelli colorettali. Per quest’ultimo tipo di screening, nel periodo giugno-settembre è stato riportato il 100% in meno di test rispetto allo stesso arco di tempo nel 2019.

“Questa diminuzione dei controlli ovviamente incide poi in futuro sulle diagnosi tumorali che verranno fatte.” continua Luberto. 

Francesco Schittulli, il Presidente Nazionale della LILT, osserva che “questo particolare momento sta insegnando a ciascuno di noi come la tutela della salute sia la cosa più preziosa che abbiamo”. In occasione di questa settimana, la LILT ricorda dunque il suo continuo supporto a chi lotta contro il cancro e il suo impegno nel diffondere la cultura della prevenzione come prima arma per tenere lontana la malattia. 

La LILT ribadisce limportanza della prevenzione
La LILT ribadisce l’importanza della prevenzione

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