Tutte le insidie della tappa Martigny – Bourg-Saint-Maurice

La tappa che transiterà sulle strade della Valle si sviluppa su 160 chilometri e nasconde molte insidie: salite impegnative e discese molto tecniche si presteranno agli attacchi dei più combattivi.
Società

Si avvicina la sedicesima tappa del Tour de France che martedì 21 luglio toccherà gran parte del territorio valdostano. La "Martigny -Bourg Saint Maurice" si sviluppa su 160 chilometri e nonostante possa apparire non troppo difficile per il leader in giallo, in quanto tappa di montagna e dunque breve, in realtà nasconde molte insidie per chi aspira ad un posto sul podio a Parigi.

Partenza alle 11:15 da Martigny e lunga salita pedalabile attraverso i villaggi del vallese che conduce fino all'abitato di Bourg Saint Pierre. Qui, dopo 34 km, al bivio per il colle, inizia il tratto più impegnativo della tappa, anche se i corridori sono appena partiti, ci sono da affrontare curve e tornanti con pendenze superiori al 10%: sicuramente ci sarà bagarre per conquistare i punti del Gpm, il Gran San Bernardo infatti è considerato dagli organizzatori un colle "hors de catégorie".
Superata la prima asperità di giornata, si potrà verificare il primo vero attacco, perchè nella lunga discesa verso Aosta, molto tecnica nella prima parte, sicuramente qualche buon discesista in cerca di gloria cercherà di avantaggiarsi sul gruppo, ma probabilmente i capitani delle maggiori squadre proveranno a mandare in fuga un uomo per poi ritrovarlo nel piano che conduce verso Pré-Saint-Didier ed avere così un gregario nella lunga salita verso il colle del Piccolo San Bernardo. Terminata ad Aosta la lunga discesa, alla rotonda dell'Ospedale svolta a destra dove incomincia il lungo tratto di piano, favorevole ai passisti, che porta verso la Valdigne, con rifornimento a Saint-Pierre.
A questo punto, attraversando i paesi dell'Alta Valle il gruppo procederà compatto fino a giungere alla cittadina termale di Pré-Saint-Didier, dove solo le prime rampe della strada che porta al Colle presentano una pendenza media significativa: qui forse l'ultima possibilità di attacco alla maglia gialla, i primi tornanti possono essere d'aiuto ad un buon scalatore che vuol tentare la fuga, perchè dopo, almeno fino a La  Thuile, la salita diventa di nuovo pedalabile per gli inseguitori. Nell'ultimo tratto in territorio italiano, il percorso non presenta più strappi impegnativi e solo in vista del Valico si accenderà nuovamente la bagarre per il secondo Gpm: il Colle del Piccolo San Bernardo è considerato un traguardo di prima categoria, quindi altri punti per chi indosserà la maglia a "pois".
Il Tour rientra così in territorio francese dove ancora una lunga discesa porta alla conclusione della tappa nel villaggio di Bourg-Saint-Maurice.

 

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