Un comitato di quartiere versione 2.0

Fare pressione sugli amministratori affinché risolvano i piccoli e grandi problemi di Aosta. E' questo l'obiettivo di aostamaltrattata@gmail.com. Prima battaglia: il sottopasso della Stazione di Aosta.
Il sottopasso della stazione di Aosta
Società

La protesta dei cittadini contro i piccoli e grandi problemi di Aosta corre via mail. aostamaltrattata@gmail.com è il nome di una casella postale aperta da un gruppo di cittadini per raccogliere le lamentele, segnalazioni, proposte, idee, di altri cittadini, utili a migliorare la città.

“L’idea – spiega Stefano Vecchi, promotore dell’iniziativa, apolitica – è simile al Comitato di quartiere. Il nostro obiettivo è di raccogliere i problemi della città per fare pressione. Vogliamo osservare con occhi puntati le amministrazioni pubbliche per svegliarle, sollecitarle affinché investano meglio i nostri soldi. I politici sono troppo impegnati a pensare alle grandi opere e non guardano a quelle piccole che maggiormente interessano i cittadini. Vogliamo invece che i problemi della nostra città vengano notati, presi in considerazione e risolti.”

Aostamaltrattata non raccoglierà solo le proteste dei cittadini per girarle a chi di dovere. Infatti, accanto a queste, verranno inviate agli amministratori delle soluzioni. “Vogliamo creare una rete di persone che possano collaborare per migliorare la città. Non possiamo infatti solo lamentarci senza cercare delle idee, delle proposte da mettere in campo”.

La prima battaglia di “Aostamaltrattata”, alla quale hanno aderito già 50 persone, riguarda il sottopasso della Stazione di Aosta, ritornato alle cronache nei giorni scorsi.

Come si legge nella lettera che verrà inviata alla Direzione regionale di Trenitalia e per conoscenza agli amministratori pubblici "in questi giorni di pioggia abbiamo potuto nuovamente constatare quale "colabrodo" e "piscina" sia il sottopassaggio della stazione ferroviaria di Aosta. Fin dalla sua costruzione, ogni volta che piove, l'acqua si infiltra nel sottopassaggio e, essendo malcostruite le bocchette di scolo, forma un grazioso laghetto in cui sono costretti a sguazzare i poveri utenti.”

“Poiché il sottopasso – continua la lettera – è utilizzato, oltre che dai poveri fruitori di uno dei trasporti ferroviari peggiori del mondo, da numerosi cittadini e turisti, essendo il più rapido collegamento pedonale fra il centro città e la Cogne, il piazzale delle funivie, la Cidac, ecc., confidiamo che Comune, Regione o Trenitalia si occupino finalmente del problema.”

La soluzione individuata nella missiva: “far grattare da un marmista il pavimento e le scale per renderli più ruvidi, creare l’accesso anche alle persone disabili in carrozzina oltre ad avere uno scivolo laterale adeguato per far scorrere le valige con le ruote e  poggiarvi sopra le biciclette.”

Ovviamente se alla lettera non seguiranno risposte la direzione regionale di Trenitalia e gli amministratori si troveranno la casella postale intasata da solleciti del gruppo.

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