Un “Hospice” per seguire i malati terminali

Ogni anno, nella nostra regione, ogni anno 700 persone si ammalano di tumore e 350 persone muoiono. Inaugurato il centro di cure palliative al Beauregard.
Lo staff sanitario dell'Hospice
Società

Un luogo dove non si curano semplicemente i sintomi, ma si guarda alla globalità della persona. E' questo l'Hospice – Centro di cure palliative inaugurato all'ospedale Beauregard il 14 dicembre scorso.
Si tratta di uno strumento nato per soddisfare le necessità assistenziali dei pazienti con neoplasie in stadio avanzato, in particolare con malattie oncologiche. Ogni anno, nella nostra regione, ogni anno 700 persone si ammalano di tumore e 350 persone muoiono. Una struttura residenziale destinata ad ospitare pazienti per i quali la gestione domiciliare è difficile. L'organizzazione dei servizi sanitari e la stessa architettura della struttura consentono di creare un ambiente a misura del paziente e della sua famiglia, in cui le cure siano rispettose dell'individuo, delle sue aspettative, delle sue relazioni. Avrà come primo obiettivo il controllo dei sintomi di malattia e tra questi, una attenzione particolare sarà posta al controllo del dolore.

Le cure palliative in Valle – ha detto Albert Lanièce, assessore regionale alla Sanità – vengono portate avanti anche dai medici di famiglia anche dalle strutture presenti sul territorio come micro comunità RSA grazie alla presenza di un medico palliatore che è il collegamento tra la struttura di oncologia e il medico di famiglia".
Sarà, dunque, possibile gestire la fase terminale della vita ma anche consentire che, dopo un periodo di ricovero, il paziente possa proseguire le cure a domicilio. L'equipe di professionisti sanitari che si occuperà dell'Hospice si integrerà con i medici di medicina generale, gli specialisti ospedalieri e tutti coloro che in qualche misura partecipano alla cura dei pazienti oncologici in ospedale e sul territorio.

Le caratteristiche del malato oncologico – ha dichiarato Gianmauro Numico direttore della struttura complessa di Oncologia Medica dell'Usl – sono quelle di un malato fragile che ha una serie di bisogni. Quindi occorre davvero pensare a un gruppo che si occupi di lui e della sua famiglia quindi che badi ad aspetti medici di qualunque tipo siano composti, ma poi anche agli aspetti relazionali e psicologici quindi interverranno specialisti delle varie discipline dal medico della terapia antalgica al radioterapista quando ce ne sarà bisogno al palliatore in senso stretto, all'anestesista allo psicologo. Insomma l'elenco potrebbe ddavvero non finire perché i bisogni che si racchiudono attorno a questa fase della vita sono davvero molteplici

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