La giunta comunale di Saint-Nicolas ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di riqualificazione di due edifici comunitari nel villaggio di Vens. La prima struttura interessata ospita al piano terra il forno ancora oggi funzionante, mentre al piano superiore quella che una volta era la latteria e ad oggi è uno spazio inutilizzato. Il secondo fabbricato invece è la vecchia scuola di villaggio che al momento attuale accoglie una sala polifunzionale ad oggi utilizzata per conferenze, spettacoli ed esposizioni.
I lavori
“Lo scopo dell’intervento – spiega la Sindaca Marlène Domaine – è quello di aumentare la fruibilità di tali edifici”. In particolare, il Comune vorrebbe creare nell’ex latteria un locale adibito alla preparazione di cibi e un servizio igienico a disposizione degli utilizzatori del forno. Inoltre, si ricaverà uno spazio espositivo destinato alla raccolta delle molte fotografie riguardanti il villaggio. Sempre in questa logica sarà realizzato un piccolo soppalco nell’ex latteria che permette di archiviare e depositare i documenti e gli oggetti che sono stati recuperati nel luogo.
Infine, oltre a potenziare la sala polifunzionale dotandola di arredi, schermo e proiettore, l’amministrazione comunale ha voluto rendere entrambi i fabbricati accessibili alle persone con disabilità.
Per portare a compimento i lavori, il Comune di Saint-Nicolas ha potuto beneficiare di un contributo pari a 100mila euro messo a disposizione dal Gruppo di Azione Locale Valle d’Aosta (GAL) che da anni si occupa coordinare e attuare la Strategia di sviluppo locale.
Tra ieri e oggi
Vens in passato era la frazione più popolata del comune di Saint Nicolas al punto che la scuola, inaugurata nel ‘700, fu una delle prime della Valle. Nel paesino di montagna si viveva di agricoltura e allevamento e della lavorazione delle materie prime ottenute, come dimostrano il mulino, il forno e la latteria.
Ad oggi, invece, la principale attività economica di Vens è rappresentata dall’Hotel Ristoro Vagneur. In estate la frazione arriva ad ospitare anche duecento persone, tra gli originari di Vens e coloro che possiedono una seconda casa.
Gli interventi pianificati dal Comune si pongono come obiettivi quello di far sì che gli edifici, una volta ristrutturati, siano un centro di aggregazione per la collettività, che rappresentino un’attrattiva culturale e che la messa a disposizione degli spazi sia utilizzata per l’organizzazione di eventi. Un segno di come il passato, se valorizzato, tende una mano al presente.