Un workshop internazionale sulle tecniche di studio dell’evoluzione

Valsavarenche ospiterà oltre trenta ricercatori che discuteranno degli ultimi sviluppi e delle applicazioni nel campo dell'ecologia e della genetica quantitativa delle popolazioni di animali selvatici e della tecnica statistica "Animal model".
Società
Gli ultimi sviluppi e sulle applicazioni nel campo dell'ecologia e della genetica quantitativa delle popolazioni di animali selvatici, della tecnica statistica "Animal model", originariamente sviluppata nel campo della zootecnia: saranno questi i temi al centro del workshop internazionale Wambam (Wild Animal Model BiAnnual Meeting), organizzato quest’anno dal professor Denis Reale dell’Universitè du Quebec à Montreal e dal Parco Nazionale Gran Paradiso, con la collaborazione del Comune di Valsavarenche.
Dal 21 al 26 giugno, oltre trenta ricercatori si ritroveranno nella sala consiliare di Degioz in Valsavarenche per quest’incontro in cui si discuterà degli ultimi sviluppi e delle applicazioni nel campo dell'ecologia e della genetica quantitativa delle popolazioni di animali selvatici, della tecnica statistica "Animal model", originariamente sviluppata nel campo della zootecnia.
 
Il metodo statistico dell'”Animal model" sfrutta informazioni sui rapporti di parentela fra gli appartenenti di una popolazione animale, per studiare gli effetti della selezione naturale nelle popolazioni. Nell'ambito dello studio degli animali selvatici questa tecnica  permette di investigare a fondo i processi dell'evoluzione biologica come per esempio come possa mantenersi la variabilità genetica nelle popolazioni soggette a forti pressioni selettive o come certe caratteristiche degli animali si evolvono in natura.
 
Attraverso marcature o marche naturali è possibile seguire la storia di vita dei singoli individui  per molti anni e stabilire, grazie a tecniche genetiche, il grado di parentela fra i singoli individui. Gli studi che prevedono il monitoraggio dettagliato a lungo termine di soggetti marcati individualmente sono utili per capire l'ecologia e la dinamica di popolazione per dare informazioni vitali per la conservazione delle specie minacciate.
Studi di questo tipo sullo stambecco e la marmotta sono in corso nel Parco Nazionale Gran Paradiso.
 
E’ doveroso un ringraziamento al Comune di Valsavarenche per la preziosa collaborazione – commenta il biologo del Parco, Achaz von Hardenbergcon iniziative come questa e quella della Alpine Summer School del CNR terminata la settimana scorsa, che attirano in valle ricercatori da tutto il mondo, la Valsavarenche sta scoprendo una vera e propria vocazione come Valle della scienza. Sono decine gli studenti che ogni estate vengono a lavorare in Valsavarenche per le proprie tesi o stage in quelle che sono le più importanti aree di studio dell’area protetta, Levionaz per lo stambecco e Orvieilles per la marmotta”.

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