Una circolare ministeriale dichiara ‘fuorilegge’ i semafori intelligenti

I cosiddetti semafori 'intelligenti' sono fuorilegge, e l'amministrazione comunale che li installa potrebbe essere chiamata a rispondere, in sede civile e penale, degli incidenti riconducibili a questo tipo di apparecchiature....
Società

I cosiddetti semafori ‘intelligenti’ sono fuorilegge, e l’amministrazione comunale che li installa potrebbe essere chiamata a rispondere, in sede civile e penale, degli incidenti riconducibili a questo tipo di apparecchiature.
Lo afferma una direttiva del Ministero delle infrastrutture citata dal vicesindaco di Aosta, Marino Guglielminotti Gaiet, che ha così risposto agli abitanti del quartiere Arco d’Augusto-Saint Roch che lo sollecitavano ad installare, appunto, dei ‘semafori ‘intelligenti’ per ridurre la velocità delle auto su alcune strade particolarmente frequentate da bambini e pedoni.
Una direttiva ignorata finora dai numerosi comuni valdostani che, soprattutto negli ultimi mesi, hanno installato questo tipo particolare di semafori, che diventano rossi quando l’auto che sopraggiunge supera la velocità prescritta.

La circolare ministeriale, che stabilisce la corretta applicazione delle norme del codice della strada in materia di segnaletica, sottolinea come i semafori, utilizzati da alcune amministrazioni come mezzo di controllo della velocità, non siano stati però concepiti a questo scopo, quanto piuttosto per regolamentare l’avanzamento delle correnti di traffico, veicolare e pedonale.
L’azionamento del semaforo in base della velocità dei veicoli, secondo la direttiva, può costituire una fonte di pericolo per la sicurezza della circolazione, e può comportare l’ingiusta penalizzazione di quei veicoli che, procedendo ad andatura normale, si trovano a precedere quelli sopraggiunti ad alta velocità, con probabile rischio di tamponamenti o manovre pericolose.
Questa direttiva potrebbe creare notevoli difficoltà alle municipalità, che potrebbero essere sommerse, nella peggiore delle ipotesi, da numerose richieste di risarcimento.
I sindaci che hanno utilizzato il semaforo intelligente, ovvero quelli di Lillianes, Gressan, Antey-Saint-André, Fénis, Saint Christophe e Pontey, spendendo cifre che si aggirano intorno ai 10 mila euro a impianto, sottolineano però i benefici apportati dalle apparecchiature in questi mesi, e annunciano che non si daranno per vinti e che cercheranno di regolamentare gli impianti.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte