Una delegazione valdostana a Strasburgo per l’incontro sugli itinerari culturali accessibili

Fabio Molino, Simone Agrestini, Luca Casella e Stefania Moro della coop C'era L'Acca hanno portato in Europa il progetto per rendere accessibile a tutti un tratto della Via Francigena.
Da Sx in alto Simone Agrestini, Luca Casella, Stefania Moro e Fabio Molino
Società

Confrontarsi sul tema dell’accessibilità nell’ambito dei cammini d’Europa: con questo obiettivo diverse organizzazioni provenienti dai alcuni paesi europei si sono ritrovate, nei giorni scorsi, a Strasburgo alla “Training Academy sugli itinerari culturali”.

Oltre 100 i partecipanti, di cui 25 manager di altrettanti itinerari culturali già riconosciuti dal Consiglio d’Europa e i rappresentanti dei 9 cammini candidati a questo importante riconoscimento. Per l’Italia erano presenti due realtà attive nel settore: l’Associazione Free Wheels e la cooperativa C’era L’Acca di Aosta con una delegazione composta da Fabio Molino, Simone Agrestini, Luca Casella e Stefania Moro

La coop valdostana, in particolare, è stata selezionata per l’esperienza portata avanti sul fronte dell’accessibilità della Via Francigena, interessata da alcuni interventi su un tratto di circa 2 km, dal Monastero Mater Misericordiae al Castello di Quart. I lavori di adeguamento, individuati da C’era L’Acca, riguardano gli elementi guida, le staccionate, i corrimano e un’audio guida a supporto della visita di persone con disabilità visiva o con lievi disabilità motorie e si stanno realizzando proprio in queste settimane.

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