Usl, la riduzione delle giornate di ricovero “inappropriate” tra gli obiettivi 2019

A scriverlo in delibera, venerdì scorso, la Giunta regionale che definisce gli obiettivi del 2019 per l'Azienda. Tra questi anche l’integrazione tra il “Parini” e le altre strutture – comprese quelle residenziali e semi-residenziali – sul territorio valdostano.
USL - Guido Rey
Società

La Giunta regionale ha infatti approvato – venerdì scorso – il finanziamento all’Usl, assegnando anche gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi che l’Azienda dovrà raggiungere durante l’anno in corso. Stanziamenti che, nei piani regionali, assicureranno le coperture per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza (i “Lea”) e dei livelli di assistenza superiori ai “Lea”, per il triennio 2019/21.

Nel dettaglio, scrive la Giunta in delibera, l’Azienda Usl “deve adottare severe procedure di controllo” ed in particolare dovrà anzitutto, al primo punto, “consolidare l’integrazione socio-sanitaria a garanzia della tutela della salute e del benessere della persona nella sua globalità, assicurando una presa in carico organizzata e coordinata”.

Ridurre il numero di giornate di ricovero “inappropriate”

La delibera lambisce l’argomento, ma nel frattempo lo segnala. La necessità è quella di “potenziare le dimissioni protette, secondo protocolli condivisi tra ospedale e area territoriale, in quanto ritenuta una efficace misura per migliorare l’efficienza dell’assistenza ospedaliera, consentendo di ridurre il numero di giornate di ricovero inappropriate”.

Evitando quindi di congestionare le strutture quando non è necessario.

A questo si associa la richiesta all’Azienda di “adottare procedure, protocolli e programmi per la presa in carico integrata di bisogni complessi necessitanti una risposta ad alta integrazione socio-sanitaria”, ma anche il Piano di Miglioramento – frutto del Progetto dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali – che prevede “l’individuazione dei criteri utili alla predisposizione e al monitoraggio del piano di miglioramento del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero in Valle d’Aosta”.

Un dialogo stretto tra ospedale e aree territoriali

Tra gli obiettivi che il governo pone all’Azienda c’è anche l’integrazione tra il “Parini” e le altre strutture – comprese quelle residenziali e semi-residenziali – sul territorio valdostano.

Ma la Giunta chiede anche di “attivare idonei strumenti organizzativo-gestionali per garantire le transizioni del paziente da una struttura ad un’altra o da un livello assistenziale ad un altro”, di “sviluppare l’integrazione funzionale e gestionale delle strutture residenziali e semi-residenziali rimodulando le unità di offerta per adeguarle alle esigenze assistenziali” ma anche di “adottare procedure, protocolli e programmi per la presa in carico integrata di bisogni complessi necessitanti una risposta ad alta integrazione socio-sanitaria”.

Fascicolo sanitario elettronico, il 54% l’ha attivato

Il Fascicolo sanitario elettronico, avviato attraverso l’apposito portale www.fse.vda.it dal novembre 2015 – da settembre 2016 è stato attivato anche il portale rivolto agli operatori sanitari – al 31 dicembre 2018, si legge in delibera, è operativo per il 54% degli assistiti della Regione iscritti al Servizio sanitario.

Oltre alla sua riconferma, la Regione ha stabilito anche di apportare al Fascicolo elettronico diverse implementazioni, che In.Va sta ultimando, ovvero la configurazione ambienti FSE-INI, i servizi XDS interoperabilità, i servizi consensi, l’informativa 1.0, il caricamento dati ricette DEMA dal Sistema Tessera sanitaria e l’avvio dei servizi in produzione.

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