Usl, presentati i tre nuovi primari. Domani entreranno in servizio

Entreranno in servizio già domani i tre nuovi dirigenti medici che siederanno alla guida di Pediatria e Neonatologia, Medicina e Chirurgia d’Accettazione d’urgenza e Chirurgia generale, ovvero i dottori Maria Rita Gallina, Stefano Podio e Paolo Millo.
Da sx Millo, Gallina, Pescarmona, Nebiolo e Podio
Società

Entreranno in servizio già domani i tre nuovi dirigenti medici nominati poco più di un mese fa, e che si siederanno alla guida della Struttura complessa di Pediatria e Neonatologia, Medicina e Chirurgia d’Accettazione d’urgenza ed emergenza territoriale e quella di Chirurgia generale, ovvero – rispettivamente – i dottori Maria Rita Gallina, Stefano Podio e Paolo Millo.

Presentati oggi in conferenza stampa, l’occasione è stata quella di parlare del futuro delle rispettive strutture e di alcune criticità.

Il “cappello introduttivo” è toccato al dottor Angelo Pescarmona, Commissario dell’Usl: “I tre nuovi primari – spiega – completano l’assetto organizzativo aziendale che consente di rispondere al meglio alle esigenze di cura sia in termini di qualità che di quantità”.

Risposta che va anche nella direzione della programmazione: “I nostri neo direttori – prosegue il Commissario – sono nel ‘range’ dei 50enni, primari che quindi hanno davanti a loro un bel po’ di anni per impostare innovazioni nelle strutture a breve, medio e lungo termine”.

Una Struttura sempre più legata ai pediatri di famiglia

L’avventura ad Aosta è nuova per Maria Rita Gallina, 58enne novarese, che spiega: “Porto qui la mia esperienza soprattutto in ambito neonatologico, e so che qui la struttura ha già un’ottima base. Credo che si debba lavorare verso una ‘umanizzazione’ delle cure, e mi piacerebbe fare di Aosta un punto di riferimento per i futuri specializzandi”.

Troppo presto per individuare criticità nella Struttura, Gallina passa agli obiettivi della sua Direzione: “È importante – conclude – la collaborazione con i pediatri di famiglia, che so essere già buona qui. Spero di continuare in questa direzione”.

L’allievo di Parini alla guida della struttura-chiave

Chirurgia generale è la struttura “nevralgica” dell’ospedale regionale, alla cui guida siede ora Paolo Millo già responsabile della Chirurgia bariatrica e, dal 7 settembre scorso, Direttore temporaneo della stessa Struttura.

Ma, anche, allievo di Umberto Parini: “Dobbiamo continuare con le attività di punta della Chirurgia – spiega –, ovvero quella oncologica, bariatrica e di parete, ma anche quella d’urgenza, con grande attenzione al personale, per avere un reparto unito che faccia il bene esclusivo del paziente”.

Due le criticità sulle quali Millo intende lavorare: “Dobbiamo cercare di ottimizzare le liste d’attesa per gli interventi, discorso complesso che coinvolge tantissimi attori ed è legato alle disponibilità limitate, a livello nazionale, di anestesisti”.

Altro punto quello tecnologico: “Stiamo lavorando sul parco tecnologico perché la chirurgia oggi si centra su questo aspetto. Stiamo lavorando per un aggiornamento importante delle sale operatorie”.

Chirurgia d’Accettazione d’urgenza ed emergenza, l’obiettivo è coprire tutto il territorio

Ad Aosta da lungo tempo è anche il neo Direttore di Chirurgia d’Accettazione d’urgenza ed emergenza territoriale Stefano Podio, che sull’evoluzione del sua Struttura ha le idee chiare: “È fondamentale in una regione come questa avere un sistema di emergenza/urgenza capillare sul territorio. Più di metà dei nostri medici è in grado di lavorare anche fuori dal Pronto Soccorso, ed è necessario che i due discorsi qui siano un tutt’uno”.

Per Podio è fondamentale la velocità: “Un mese fa abbiamo attivato la Posta pneumatica per velocizzare il sistema, e rinnovato quello relativo agli Ecg e la telemetria”.

Anche la sua Struttura, però, ha qualche problema di “numeri”: “Purtroppo oggi – prosegue il neo Direttore – escono pochi specializzandi. Presto acquisiremo un nuovo medico, ma il problema è quello di trovare nuovi specialisti giovani. Essendo noi un centro di formazione, comunque, partiremo con un corso ‘Met’, ovvero ‘Medici di Emergenza Territoriale”.

 

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