Vandelli: ‘Sempre più difficile ospitare i bambini bielorussi’

I costi per l'ospitalità dei bambini e la tendenza a 'dimenticare' la tragedia e le conseguenze di Chernobyl ostacolano sempre più questo momento di solidarietà. Quest'anno sono 22 i giovani ospitati in Valle. Il 22 luglio l'incontro a Palazzo regionale.
L'incontro a Palazzo regionale
Società
Sono vacanze di solidarietà e non più terapeutiche quelle che ormai da diversi anni interessano bambini e ragazzi provenienti dalla Bielorussia che periodicamente vengono ospitati da famiglie valdostane. Artefice dell’iniziativa come sempre è il Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl, capitato in Valle d’Aosta da Armando Vandelli. Venerdì 25 luglio un gruppo di 12 ragazzi tornerà a casa dopo aver passato un mese rigenerante e spensierato tra le nostre montagne,  altri 9 ragazzi resteranno invece fino al 25 agosto. L’attività del Forum diventa però sempre più difficile “Purtroppo di anno in anno diminuisce il numero di ragazzi che possiamo ospitare – ha spiegato Vandelli in occasione dell’incontro dei ragazzi e delle famiglie con il Presidente dela Regione – Diverse sono le cause: la crisi economica si ripercuote anche sulle famiglie ospitanti e sulle spese che devono sostenere, inoltre, a ormai 22 anni dal disastro di Chernobyl si sta diffondendo la tendenza a non parlare più delle conseguenze che quella tragedia determinò, soprattutto sui bambini. Così anche in Bielorussia si sta cercando di ammortizzare gli effeti di allora cercando di ripopolare quelle zone, anche se non possiamo certo dire che siano risanate e innoque. Infine, molti ragazzi raggiungono la maturità e cominciano a fare un loro percorso, non sempre dunque decidono di ritornare”.

Il costo che una famiglia deve sostenere per l’ospitalità di un bambino bielorusso si aggira sui 400 euro. Cifra che comprende il prezzo del viaggio di andata e ritorno, l’assicurazione e alcune spese che vanno alle associazioni che gestiscono tale attività. I 22 ragazzi ospitati in Valle provengono per la maggior parte da istituti o famiglie che li hanno presi in tutela, altri da famiglie disagiate.
La permanenza in Valle d’Aosta, così come negli altri luoghi ospitanti, rappresentano un momento di svago dove giornate in montagna si alternano ai momenti in famiglia.

Come ogni anno le famiglie e i ragazzi ospitati sono stati al centro dell’incontro, avvenuto a Palazzo regionale, con il Presidente della Regione, Augusto Rollandin. A caraterizzare l’appuntamento lo scambio di doni e i discorsi di benvenuto.

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