A quattordici anni difficilmente ci si aspetterebbe di venire convocati nella nazionale maggiore del proprio sport. Per Marta Mazzocchi, però, le porte azzurre si sono aperte lo scorso weekend, quando è stata convocata nella squadra nazionale senior di hockey su ghiaccio femminile per un raduno a Egna, in provincia di Bolzano, a cui sono seguite due partite amichevoli in Austria (perse dall’Italia per 3 a 0 e 5 a 1).
Marta, che ha sempre giocato nell’HC Gladiators, è nata nel 2004, ed a febbraio 2011 ha indossato per la prima volta i pattini, senza toglierseli più: “Da ragazzino io giocavo, mi è sempre rimasta la passione, e mia moglie è rimasta nel mondo dell’hockey come dirigente”, spiega Ennio, papà di Marta. “Ho un amico che allena le giovanili, quando ho portato Marta la prima volta non ha più voluto saperne di smettere. È la sua più grande passione, se non fosse così non sarebbe arrivata in nazionale”.
Per la quattordicenne attaccante l’esordio è stato emozionante: “Era eccitata e preoccupata allo stesso tempo, perché era la più giovane del gruppo ed era con le giocatrici che hanno vinto il Mondiale di Prima Divisione ad aprile. Però ha voluto vivere il raduno fino in fondo, ed al ritorno dall’Austria è rimasta sul pullman con le compagne anziché venire in macchina con noi. In questi giorni abbiamo fatto 1200 chilometri, ma non potevamo perderci l’esordio in nazionale”. Ennio spiega che, fino ai sedici anni, le giocatrici non possono fare attività ufficiali ma possono comunque partecipare ai raduni della nazionale maggiore ed alle amichevoli. A novembre sarà la volta della nazionale Under 18, alla quale Marta dovrebbe prendere parte. E per il futuro nella prima squadra azzurra chissà, le speranze ci sono.
Per la giovane valdostana l’impegno in questa stagione sarà doppio: nei Gladiators sarà utilizzata nell’Under 15 maschile, mentre dall’anno scorso è anche in prestito ai Bulls Torino, squadra che partecipa al campionato nazionale di serie A femminile e che proprio nel 2017/18 è arrivata terza in classifica grazie anche al contributo di Marta. “Marta è indubbiamente un esempio dell’investimento sul vivaio che i Gladiators hanno compiuto per ricostituire, e far crescere, il movimento hockeystico in Valle”, sottolinea il presidente della società, Luca Giovinazzo.
Ad Aosta sono solo due le ragazze che giocano a hockey, anche se la famiglia Mazzocchi non si ferma a Marta: “C’è anche Matteo, di due anni più piccolo, che gioca nell’Under 13 e a volte anche con lei in Under 15. Certo, il sogno di un genitore sarebbe di vederli entrambi in azzurro, ma la concorrenza maschile è forte”.