Biathlon, l’Italia di Comola e Carrara chiude quarta la staffetta di Kontiolahti

Bene Samuela Comola al lancio, così come MIchela Carrara che - in una ultima frazione in cui succede di tutto - chiude al quarto posto a 1’22″5 dalla Svezia. Decimi, invece, gli Azzurri nella staffetta maschile.
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Ottima Italia, nella staffetta femminile di biathlon a Kontiolahti. Orfane di Lisa Vittozzi, che ha dovuto gettare la spugna per un problema fisico, le azzurre – con con Samuela Comola, Dorothea Wierer, Hannah Auchentaller e Michela Carrara – chiudono infatti la gara con una quarta posizione in terra finlandese, dietro Svezia, Francia e Norvegia.

Buona la prova delle valdostane, a partire da Samuela Comola, che al lancio porta l’Italia dodicesima a poco meno di un minuto dalla Francia, già in fuga vero una vittoria che sembrava annunciata. Nel secondo atto è stata però Wierer a recuperare fino al quarto posto, senza commettere errori al poligono, “rosicchiando” secondi su secondi alle transalpine chiudendo a 41″2 di distanza dalla prima posizione.

Dopo Auchentaller, che è riuscita a mantenere il quarto posto con un’ottima prova e l’utilizzo di una sola ricarica, le azzurre si portano a 35″1 dalla Francia in attesa dell’ultima frazione con Michela Carrara.

Ultima frazione in cui succede di tutto, con la Francia che sembrava ormai destinata ad una vittoria già scritta. Ma Julia Simon sbaglia tutto al poligono conclusivo, e le tocca così affrontare un giro di penalità che ha permesso ad Elvira Öberg di riportare la Svezia al primo posto.

Nell’ultimo step, l’atleta di La Salle resta nella scia della testa della classifica, usando un solo colpo aggiuntivo chiudendo al quarto posto a 1’22″5 dalla Svezia.

Gli Azzurri chiudono decimi la staffetta maschile

Non è stata una buona giornata, invece, per il quartetto azzurro impegnato nella staffetta 4×7,5 maschile della prima tappa di Coppa del Mondo di Biathlon, sempre a Kontiolahti, con l’Italia che conclude al decimo posto.

Condotta di gara ineccepibile della Francia, che usa soltanto due ricariche nell’ultimo poligono in piedi e s’impone, con Fabien Claude, Quentin Fillon Maillet, Eric Perrot e Emilien Jacquelin, in 1h 18’24”4 (0+2), davanti alla Norvegia (Sturla Laegreid, Tarjei Boe, Endre Stroemsheim, Johannes Thingnes Boe; 1h 18’50”2; 0+3) e alla Svezia (Viktor Brandt, Jesper Nelin, Martin Ponsiluoma, Sebastian Samuelsson; 1h 20’02”2; 0+10).

L’Italia ha schierato Elia Zeni (20’29”5; 0+0 0+1; 13° tempo) al lancio, seguito da Tommaso Giacomel (19’32”9; 0+0 0+0; miglior tempo di frazione; Italia 3°), Didier Bionaz (Cse; 21’23”2; 1+3 0+2; 13°; 10°) e Lukas Hofer (21’14”2; 0+3 0+2; 11°). Azzurri, come detto, che concludono al 10° posto con il tempo complessivo di 1h 22’39”8 (1+11).

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