Dopo sei anni, torna ad alzare le braccia sotto il cielo di Cogne Jessie Diggins. L’americana che qui, nel 2019 vinse la sprint, si è aggiudicata oggi la 10 km in tecnica libera, ultima prova della tappa di Coppa del mondo ai piedi del Gran Paradiso. Ha chiuso la gara in 23.59.7, mettendosi dietro la norvegese Astrid Slind (+5.1), e la finlandese Kerttu Niskanen (+15.4). Fuori dal podio la ceca Katerina Janatova e la svizzera Nadine Faehndrich.
“Mi sto riprendendo da un infortunio al piede, ma sono contenta di riuscire a gareggiare e di come sto recuperando”, ha detto la sempre raggiante statunitense. Poi, in riferimento alla sua ennesima vittoria sui Prati di Sant’Orso: “Adoro correre qui, i tifosi sono straordinari e pieni di energia, il posto è stupendo. Mi piace anche il paesino, oggi ne approfitterò per scoprirlo, andare nei negozi e mangiare un bel gelato”.
La valdostana Federica Cassol, incerta ieri sulla sua presenza oggi, ha chiuso la gara con un ritardo di oltre minuti da Diggins, finendo al 51esimo posto.
La migliore italiana oggi è Caterina Ganz (+1.23), 15esima. Martina Di Centa è 19esima, Martina Bellini 24esima, Cristina Pittin 25esima e Francesca Franchi, 30esima.
Parla norvegese la 10 km della Coppa del mondo sci di fondo di Cogne. Pellegrino 31esimo
Sole splendente e un pubblico numeroso e caloroso hanno accompagnato l’ultima gara a Cogne di Federico Pellegrino, che ha chiuso la 10 km in tecnica libera al 31° posto. Nonostante la stanchezza accumulata nelle prove precedenti, il valdostano ha voluto onorare l’evento, ricevendo un’ovazione al momento della partenza.
Il podio è stato monopolizzato dalla Norvegia, con la vittoria di Harald Østberg Amundsen (21:45.1), seguito dai connazionali Iver Tildheim Andersen (+11.7) e Martin Løwstrøm Nyenget (+15.7). Quarto lo svedese Edvin Anger.
Per l’Italia, grande prestazione di Davide Graz, che ha chiuso al 9° posto con 33 secondi di ritardo dal vincitore. In top 30 anche Giovanni Ticcò (16° a +44.9), Elia Barp (23° a +51.9) e Simone Daprà (27° a +59.3).
All’arrivo Federico Pellegrino si è soffermato sul pettorale di partenza, il numero 70, datogli per una serie di calcoli tecnici e che non lo ha favorito: “Con un pettorale di partenza migliore avrei avuto condizioni diverse, in particolare per gli avversari che avrei trovato in pista e, come successo a Minneapolis, avrei guadagnato una trentina di secondi. Questo mi avrebbe garantito un tempo da top 15, che sarebbe stato un risultato davvero ottimo.” Pellegrino ha poi espresso soddisfazione per la prestazione di Davide Graz: “Finalmente è riuscito ad entrare in top ten. È l’atleta italiano più forte in questo momento, gli manca ancora l’aspetto mentale, ma la fiducia in sé stessi si costruisce passo dopo passo.”
Guardando ai Mondiali di Trondheim, Chicco fissa l’obiettivo sulla Sprint in tecnica libera, ma non esclude altre possibilità: “Il mio focus è sull’individuale in skating, ma vedremo se nell’avvicinamento ci sarà spazio anche per la Skiathlon. Insieme al team ragioneremo anche sulla staffetta e la team sprint”.
Sul bilancio del weekend e sull’atmosfera di Cogne, Pellegrino conclude con un pensiero carico di emozione: “Tutti avevamo nella testa il ricordo del 2019: quello che successe allora è stato un evento da incorniciare, qualcosa di irripetibile. Ritrovarmi qui sei anni dopo, in un’atmosfera diversa e in un weekend così denso di eventi, è stato comunque speciale. La risposta del pubblico è stata incredibile e sono molto orgoglioso anche per il lavoro del comitato organizzatore, che ha gestito tutto alla grande e preparato alla perfezione le piste e l’organizzazione”. C’è un futuro per Cogne nel circuito? “Dipende dalla volontà di tutti”.
Giornata difficile invece per Mikael Abram, che ha concluso in 66ª posizione. Il fondista di casa ha ammesso di non trovare il giusto feeling con le gare di distanza in questa stagione, oltre ad aver avuto nelle gambe ancora la fatica per la gara di ieri.
Appuntamento alle ore 13 per la 10 km femminile.