Ervis Mehmeti a testa alta ai Campionati Italiani Assoluti: è medaglia di bronzo

Il pugile della Boxing Team Aosta battuto in semifinale della categoria fino a 81 kg da Valentino Manfredonia, già vincitore nel 2013 e olimpionico a Rio.
Ervis Mehmeti con il campione olimpico Roberto Cammarelle - foto Facebook Boxing Team Aosta
Sport

Si ferma in semifinale l’ottimo cammino di Ervis Mehmeti ai Campionati Italiani Elite Assoluti di pugilato in programma a Bergamo dal 6 all’11 dicembre. L’atleta della Boxing Team Aosta, rivelazione di categoria del torneo, è stato battuto da Valentino Manfredonia, atleta ventisettenne che ha al suo attivo 107 incontri e che, quest’estate, ha partecipato alle Olimpiadi di Rio. Mehmeti, 21 anni e originario dell’Albania, era al suo 28° incontro (17 vittorie, 1 pareggio, 10 sconfitte), nella categoria mediomassimi (fino agli 81 kg). Manfredonia, dal canto suo, aveva già vinto i Campionati Italiani nel 2013, lo stesso anno in cui Ervis Mehmeti muoveva i suoi primissimi passi in una palestra di boxe. Sbollita la naturale rabbia per la sconfitta, Ervis si dice “felicissimo. Non mi aspettavo di arrivare fino alla medaglia di bronzo, è stata una bellissima esperienza e posso dirmi soddisfatto. La semifinale purtroppo non è andata bene, l’esperienza di Manfredonia ha avuto la meglio ma io ho fatto tutto quello che ho potuto, non posso dire di avere rimpianti. Non sono riuscito a prendere l’iniziativa, è stata anche una questione di testa perché sapevo di avere di fronte un atleta che è stato alle Olimpiadi, e questo psicologicamente mi ha un po’ influenzato”. Alla vigilia, i suoi secondi – Angelo Scapin, tecnico, e Stefano Marcias, aspirante tecnico – avevano definito l’incontro “come se una squadra valdostana andasse a giocarsi la Champions League di calcio. Manfredonia ha un bagaglio tecnico ed un’esperienza enormi, ma noi vogliamo giocarcela”. Mehmeti, complice anche la fatica dei tre incontri in quattro giorni, ha patito molto la mobilità dell’avversario e non è riuscito a indirizzare il match su una dimensione più fisica, nella quale forse avrebbe potuto dire maggiormente la sua.

I Campionati Italiani di Bergamo erano partiti benissimo per Ervis Mehmeti, che martedì, negli ottavi di finale, aveva sconfitto in pochi minuti Federico Minorini per KOTI, dopo avergli procurato nella prima ripresa una ferita all’occhio sinistro con una combinazione letale di montante e gancio. I quarti di finale contro Azeglio Ferilli, il giorno successivo, sono stati una battaglia decisa all’ultima ripresa, dopo che il pugile valdostano, aggiudicatosi il primo round, aveva dovuto concedere all’avversario il secondo. Saltati tutti gli schemi tattici, è Mehmeti ad avere la meglio, aggiudicandosi lo straordinario passaggio alle semifinali.

Il percorso di Ervis nel mondo della boxe è stato fulminante, bruciando tutte le tappe. Entrato in palestra poco più di tre anni fa, nel marzo del 2013 fa il suo primo incontro, dopo soli 6 mesi di allenamenti (in genere, il tempo necessario a questo percorso è di un anno circa). Sorretto da una fisicità esplosiva, in tre anni ha raggiunto i Campionati Italiani Assoluti, massima manifestazione del pugilato dilettantistico, conquistando addirittura il bronzo. Per il Boxing Team Aosta, movimento che conta una decina di atleti agonisti e un centinaio di tesserati, questa del 2016 è la prima volta agli Assoluti, dopo l’esperienza del 2015 ai Campionati Italiani Giovanili di Samuele Scapin. L’esplosione di Mehmeti è stata ancora più vertiginosa negli ultimi mesi, con il passaggio alla categoria Elite a maggio, la partecipazione ai campionati universitari (frequenta il secondo anno di Economia ad Aosta) e la vittoria delle cinture piemontesi a giugno, che gli hanno aperto le porte dei campionati italiani. Stefano Marcias, uno dei suoi secondi, lo definisce un ragazzo molto timido e posato, che sul ring riesce a far esplodere la propria carica agonistica pur mantenendo un atteggiamento di correttezza e rispetto per l’avversario: a testimoniarlo, un episodio avvenuto proprio durante questi campionati italiani quando, dopo aver ferito un avversario, il suo primo istinto non è stato quello di infierire sull’opponente ma di segnalare all’arbitro la situazione.

Il raggiungimento di una medaglia di bronzo alla prima esperienza ai Campionati Assoluti lascia sicuramente ben sperare per il futuro di Mehmeti (e del mondo pugilistico valdostano), soprattutto se si considera che la sconfitta in semifinale è arrivata contro un avversario che si laureava campione italiano nel momento stesso in cui Ervis indossava per la prima volta i guantoni. I suoi piani per il 2017 sono quelli di riprovarci e fare ancora meglio ai campionati italiani: “In primavera ci saranno le cinture regionali e a giugno i campionati italiani universitari, a cui tengo molto, e poi a novembre di nuovo gli assoluti. L’esperienza di Bergamo è stata molto dispendiosa sia dal punto vista fisico che mentale: fino a gennaio voglio pensare solo a riposarmi”.

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