Federica Brignone brilla nella nebbia del SuperG di Kvitfjell

La valdostana scesa con il pettorale numero 10 non si è fatta spaventare dalla scarsa visibilità e ha messo il turbo soprattutto nei settori centrali, i più critici. Al secondo posto Lara Gut-Behrami, in ritardo di 61 centesimi dalla valdostana
federica brignone
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Nella nebbia del secondo SuperG del weekend a illuminare Kvitfjell è Federica Brignone. La valdostana scesa con il pettorale numero 10 non si è fatta spaventare dalla scarsa visibilità e ha messo il turbo soprattutto nei settori centrali, i più critici.

Le lunghe interruzioni a causa della nebbia, che ha messo più volte a rischio lo svolgimento della gara, non hanno influito sulla prestazione della carabiniera di La Salle.  L’azzurra è arrivata al traguardo con 9 decimi di vantaggio sulla giovane statunitense Lauren Macuga, fino a quel momento in testa, fermando il cronometro sui 1.37.30. Riscattata, quindi, la delusione di ieri, quando la valdostana, nonostante l’ottima prestazione, era finita sesta, a soli 31 centesimi di distacco dalla vincitrice Lara Gut-Behrami.

La svizzera, leader della classifica generale e di quella di SuperG, non è riuscita oggi a replicare il successo di ieri, finendo dietro alla valdostana, con 61 centesimi di ritardo. Al terzo posto la ceca Ester Ledecka con 79 centesimi  di ritardo da Brignone.

Per Federica Brignone la vittoria di oggi è la 25esima di Coppa del Mondo, che la porta a esser l’italiana più vincente di sempre. Rimane aperta la corsa alla sfera di Cristallo di specialità: quando manca più solo un SuperG di stagione, la valdostana ha 27 punti di distacco da Lara Gut-Behrami.

“Ho sempre detto che non voglio vincere una gara-pacco – ha detto Brignone -. Può succedere facendo uno sport outdoor che ci siano condizioni particolari. Oggi non posso certo dire di essere scesa con le migliori condizioni, basta guardare le immagini. Poi, probabilmente, qualche atleta che è scesa dopo di me ha trovato condizioni peggiori: mi dispiace. Sono migliorata moltissimo in velocità rispetto allo scorso anno, ci ho lavorato tanto, anche con mio fratello, e poi devo ringraziare il mio skiman Sbardellotto che mi mette sempre nelle condizioni migliori. Oggi è stato più tosto il post-gara, che la gara. Nessuno vedeva troppo oggi, bisognava adattarsi. In generale nelle gare dove c’è attesa riesco ad attivarmi al momento giusto. Mi sto divertendo e mi piace quello che faccio. Non vedo per quale motivo dovrei smettere. Poi a fine stagione farò come sempre le valutazioni. Ho lo stesso numero di podi di Stefania Belmondo, atleta che stimo moltissimo. Sono numeri importanti. Penso che a Are farò anche lo slalom e vorrei finire la stagione al mio massimo”.

Più attardate le altre azzurre: Marta Bassino chiude al 15/o posto con 1″92 di svantaggio, 18/a è Roberta Melesi a 2″47, 22/a Laura Pirovano a 3 secondi, 26/a Teresa Runggaldier a 3″19. Più attardata Nicol Delago. La giuria ha quindi deciso di fermare la gara al numero 41. La gara è valida.

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