Federico Pellegrino è argento: secondo ai Mondiali dietro Klaebo

Nella sprint a tecnica libera dei Mondiali di Seefeld il valdostano non riesce a ripetere l’oro di Lahti. De Fabiani, 8°, e Brocard, 10°, a testa alta.
Federico Pellegrino
Sport

Nessuno era mai riuscito a difendere il titolo mondiale maschile nella sprint. Federico Pellegrino ci è andato vicinissimo. A Seefeld, dove sono iniziati i Campionati Mondiali di sci di fondo, il poliziotto valdostano conquista la medaglia d’argento dopo la vittoria da brividi di Lahti nel 2017 nella sprint a tecnica libera. Un argento arrivato sul rettilineo finale, quando Klaebo è riuscito a superarlo in rimonta. Al terzo posto il russo Retivykh.

Chicco non ha avuto timore di ammettere che il norvegese è l’atleta più forte di questo momento, anche se di soli 23 centesimi. Era lui l’atleta da battere, ed aveva saltato la gara di Cogne proprio per arrivare pronto all’appuntamento iridato. Pellegrino, invece, ha voluto fare un bagno di folla e di fiducia ai piedi del Gran Paradiso, arrivando in Austria con la serenità di non arrivare da favorito e di non avere niente da perdere, ma consapevole di sapersi sempre far trovare pronto nei momenti che contano.
Fin da subito si sapeva che la gara sarebbe stata una cosa a due, ed infatti l’azzurro ha fatto la gara proprio su Klaebo: tutti e sei i finalisti fermi ad aspettare il primo attacco, lanciato da Chanavat; Pellegrino però non ha guardato il francese, ma il neocampione mondiale, ed ha provato a staccarlo. Negli ultimi metri, però, la potenza del giovane fondista ha avuto la meglio. “Devo cedere lo scettro dello sprint, non che ci fossero troppi dubbi sulla carta. Alla fine ce la siamo giocata noi due”, ha confessato al traguardo. “Potevo dire la mia e l’ho fatto. Un argento mondiale può essere definito una grande soddisfazione. Ho attaccato dove potevo attaccare, non avrei potuto giocare diversamente perché sapevo che sul rettilineo lui sarebbe stato più forte”.
Domenica 24 si può continuare a sognare: Pellegrino e De Fabiani, entrambi in grande forma, scenderanno in pista per la team sprint, in cui Pellegrino due anni fa conquistò l’argento insieme a Dietmar Noeckler.

 

A vincere le prime medaglie sono state Maiken Caspersen Falla, oro per la seconda volta consecutiva, Stina Nilsson, argento, e Mari Eide, bronzo.

Semifinali: Brocard 10° a testa alta, Pellegrino si dimostra fortissimo, niente ripescaggio per De Fabiani, 8°

Elisa Brocard esce a testa altissima dopo aver lottato con le più forti nella propria semifinale, per poi pagare dazio negli ultimi tratti della pista e conquistando il quinto posto di batteria che le vale la 10° posizione finale. “Avevo grandissimi sci e devo ringraziare gli skimen”, ha commentato. “Oggi era già tanto qualificarmi, non mi sarei mai aspettata un risultato del genere in una sprint. Sono contentissima, ci ho provato, ma sul rettilineo d’arrivo ero sulle gambe”.

C’è tutto Federico Pellegrino nella semifinale: tanta tattica, con nessuno degli atleti che si decide a partire, ed è poi proprio il poliziotto di Nus ad avere la meglio usando il proprio fisico ed andando ancora una volta a vincere, seguito da Klaebo, poi spintonato a fine corsa da Ustiugov (che già aveva avuto da ridire con Pellegrino a Cogne). Quarto posto per De Fabiani, che però non riesce a trovare il ripescaggio e chiude comunque con un ottimo 8° posto che fa ben sperare per la team sprint di domenica con Pellegrino: “Una semifinale che poteva essere una finale, erano tutti fortissimi”, dice. “Sono contento della gara di oggi, anche se ho fatto un podio la settimana scorsa non sono uno sprinter. Lo scontro tra Klaebo e Ustiugov purtroppo ha rallentato anche me, peccato perché se arrivi in finale non sai mai cosa può succedere”.

Francesco De Fabiani
Francesco De Fabiani

Quarti di finale: Brocard e De Fabiani da sogno, pronostico rispettato per Pellegrino

Grandissimo exploit per Elisa Brocard, che trova un’insperata qualificazione alle semifinali che la inserisce tra le migliori dodici, suo miglior risultato individuale in un mondiale. L’alpina di Gressan passa il turno come seconda lucky loser grazie al quarto posto nella propria batteria, la più veloce di tutte. Quinta della propria batteria e subito fuori dai giochi Greta Laurent: “All’inizio il ritmo non era altissimo, ho provato a scollinare attaccata alle altre ma sul rettilineo finale mi sono mancate le gambe”, ha detto la gressonara, 22°, ai microfoni di Rai Sport.

Pronostico rispettato per Pellegrino, che nella seconda batteria non ha rivali: nelle retrovie per metà gara, quando decide di partire è imprendibile e va a vincere con facilità. Francesco De Fabiani continua a vivere il suo sogno, e vola anche lui in semifinale vincendo la propria batteria.

Qualifiche: en plein per i valdostani

Passano tutti i quattro valdostani impegnati nelle qualifiche. Ottimo risultato per Greta Laurent, che ottiene il decimo tempo con 2’33”08, a 3”64 dalla migliore, la svedese Maja Dahlqvist. Passa il turno anche Elisa Brocard, 24°. Due i valdostani anche tra gli uomini: Federico Pellegrino è 6°, ad un centesimo da Klaebo ed a 92 da Viktor Thorn. Molto bene anche Francesco De Fabiani, 9° a 2”38 dal leader.

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