Il 4K a Courmayeur, un paese diviso tra entusiasmo e scontento

Il comune ai piedi del Bianco è forse quello che più di tutti ha pagato la diatriba 4K-Tor. Tra i commercianti serpeggia il disappunto: “Noi qui siamo di parte. È palese che il 4K abbia voluto tagliare fuori Courmayeur”
Base vita di Courmayeur
Speciale Trail, Sport

La vetta del 4K ha toccato Courmayeur alle prime ore dell’alba di ieri, domenica 4 settembre. A mattinata inoltrata lungo la Via Regionale c’è poca gente, ma comunque tutti ci tengono a far sentire il proprio calore agli atleti.

La base vita di Courmayeur arriva dopo quasi 110 km dalla partenza, a circa un terzo del tragitto. A ospitare i runners è, per la prima volta, la Caserma “Perenni”, sede del Centro Addestramento Esercito per la Sezione Sci e Ghiaccio che comprende tutte le specialità dello sci alpino e di fondo, a cui si vanno ad aggiungere lo slittino, lo short track, il biathlon, lo sci alpinismo e l’arrampicata sportiva. Qui si sono formati diversi campioni di varie discipline, tra cui vale la pena ricordare i medagliati olimpici valdostani Mirko Vuillermin e Marco Albarello. “Il Gruppo Sportivo Esercito è stata la società campione d’Italia per tre anni consecutivi, e siamo in lizza per vincere anche per il quarto anno”, racconta Marco Mosso, Comandante del Centro Sportivo Esercito. “Il 90% degli atleti è via con le proprie nazionali, qui a Courmayeur diamo un grande valore ai giovani e al recupero di atleti infortunati”. Per il 4K il Centro Addestramento Esercito ha messo a disposizione tutte le strutture ed i materiali di cui l’organizzazione ha avuto bisogno (caserma, docce, spogliatoi, tende), nonché la piena collaborazione. Diverse persone, passando, si complimentano per la base vita. La scelta di questa struttura è stata possibile anche grazie al fondamentale coinvolgimento dell’Associazione Nazionale Alpini, una trentina di volontari divisi in turni che forniscono assistenza e supporto logistico, servendo anche i pasti agli atleti.

Il Centro Addestramento Esercito non è l’unica “nuova” struttura toccata dal 4K. Come succederà per il Tor des Géants, un’importante new entry – per i trail, ma anche per il mondo rifugistico – è rappresentata dal Rifugio Magià, progettato fin dal 2004 e ufficialmente aperto nel gennaio di quest’anno. Qui, nel cuore della Valle di Saint-Barthélemy, è stato allestito un punto di rilevazione cronometrica e verrà offerta la possibilità, ai più stanchi, di sostare per un massimo di due ore. I passaggi per gli atleti di testa sono previsti per la notte tra domenica e lunedì. Entra a far parte del circuito anche lo stabilimento termale Monterosaterme di Champoluc, inaugurato poco più di un anno fa. Anch’esso sarà un punto di rilevamento cronometrico e campo base, con una sosta massima di due ore e la possibilità di recuperare viveri ed energia.
 

Commercianti inferociti
A Courmayeur, però, tra i commercianti e gli operatori serpeggia un marcato disappunto. “È palese che si sia voluto tagliare fuori Courmayeur. La partenza di un trail di questi livelli dà un ritorno notevole, in termini di visibilità e in termini di indotto: basti pensare agli atleti ed ai loro accompagnatori, che hanno necessità di stare in un albergo o di comprare materiali, sportivi e non”, spiega un commerciante di articoli sportivi di Via Roma. “La Regione ha avuto ragione a voler sollevare alcune questioni, in particolare in merito alla sicurezza, ma questo non doveva essere finalizzato all’istituzione di una nuova gara che, a una settimana di distanza dall’altra, non ha alcun senso”.

“Io corro, alterno il Tor des Géants all’Ultra-Trail Mont Blanc, ma quest’anno non farò né il Tor né il 4K”, racconta un altro commerciante del centro. “Da essere invidiati dai francesi, siamo passati a essere il loro zimbello. Dispiace perché la politica va a intaccare il lato umano, che in questi eventi è forse più importante di quello sportivo”.

Altri confessano: “Qui a Courmayeur siamo di parte, è ovvio. Io il materiale del 4K non l’ho neanche appeso”. In paese, in effetti, non è raro vedere qualche manifesto del 4K strappato. Gli esercenti non risparmiano neanche per l’atleta di casa, testimonial della corsa: “La Canepa è bravissima ma non è molto simpatica, è di qui ma non ti saluta. Ti serve anche il supporto della gente, non solo il fisico. Pensa invece a uno come Brunod, tutti lo amano, è un personaggio”.

“I giudici non si sono voluti pronunciare, non hanno fatto il proprio lavoro. Così non ci guadagna nessuno, anzi, ci perdono tutti. Siamo passati da 1200 iscritti a 600: chi credete che coprirà i costi di questa diminuzione? I contribuenti, ovviamente”.

A spegnere la polemica ci prova Federica Cortese, assessore all'Ambiente e Territorio del Comune di Courmayeur, che ha gestito i rapporti con l'organizzazione. “Se domenica non ci fosse stato Lo Matson, manifestazione della tradizione che non poteva essere rinviata, avremmo potuto far passare gli atleti dal centro – ha spiegato Cortese – ma il problema era la logistica. La scelta è stata concordata con il 4K e comunque il percorso scelto era molto bello e valorizzava una delle zone più belle del paese. Dispiace che ci siano delle polemiche ma la priorità era dare sicurezza agli atleti e non la si poteva garantire con due eventi del genere in contemporanea”.

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