“Per noi brasiliani il Bahrein è un bel posto, con il mare, la spiaggia. Certo, non è come l’Italia: il vino, la pasta, le montagne”. Per Lino Gomes l’Italia è questo, ma è stata tanto altro. Ad Aosta si è sposato, ha ancora tanti amici che, quando può, torna a trovare. Una persona dal cuore d’oro e dalla simpatia ed affabilità che mettono a proprio agio tutti quelli che hanno la fortuna di incontrarlo, anche solo per una sgambata o un momento in compagnia.
Ad Aosta ha fatto la storia del calcio a 5: in circa 9 anni, a partire dal 2004, ha permesso alla società del presidente Gianluca Fea di vincere tutto a livello giovanile, sviluppando un movimento che è ancora oggi un punto di riferimento. “L’Aosta ha sempre lavorato bene con i giovani, grazie a due appassionati come Gianluca ed Angela. Devo molto a questa città ed a questa società”, dice Gomes.
Ora il tecnico brasiliano, che ha allenato per tre anni il Kazma Sport Club, in Kuwait, vincendo due Supercoppe, uno scudetto ed una coppa, è pronto ad una nuova sfida: da qualche giorno, infatti, è il nuovo commissario tecnico della nazionale del Bahrein. “È la prima volta che ho la possibilità di prendere in mano una nazionale dall’inizio [Gomes era subentrato come ct della nazionale del Kuwait solo per poche settimane, nda] e far partire anche il settore giovanile: senza, non si va da nessuna parte”.
Qualche mese fa si parlava di un suo possibile ritorno in Italia: “È vero, ho parlato con alcune società ed ero molto vicino a tornare, ma poi è uscita questa opportunità. Non capita tutti i giorni, ho deciso io di fare questa scelta. Qui vedo tante cose buone, credo che il movimento possa crescere e si possa creare qualcosa di bello. Gli uomini della Federazione sono molto grintosi e hanno tanta voglia di lavorare, e ci sono alcuni giocatori talentuosi e che giocano all’estero. Per loro conoscere altri campionati è una grande opportunità”, spiega.
Gomes seguirà i suoi ragazzi per tutta la preparazione, in vista delle qualificazioni alla Coppa d’Asia: le prime amichevoli saranno il 20 e 21 settembre contro l’Oman, poi la settimana successiva contro il Tajikistan ed infine contro il Libano. Dal 16 al 26 ottobre le qualificazioni: nel girone ci sono anche Iraq, Emirati Arabi Uniti, Palestina e lo stesso Kuwait, per un derby che, a parti invertite, Gomes aveva già vissuto come tecnico del Kuwait. Passano le prime due del girone, mentre la terza andrà agli spareggi. “Non sarà facile, il futsal è cresciuto molto in Asia. Ho un contratto di un anno rinnovabile: l’anno prossimo ci sono i Mondiali, voglio provare ad arrivare lontano”.
Il pensiero per la sua seconda patria, però, non svanisce mai: “L’Italia è sempre nel mio cuore, un giorno voglio tornare qui. L’ultima volta è stato due anni fa, ho rincontrato tanti amici. Ringrazierò per sempre l’Aosta ed il Carmagnola, sia le società che le persone che ho avuto la fortuna di incontrare: sono tutti una parte importantissima della mia storia, sia calcistica che personale”.