"Promuovere la montagna valdostana e rendere omaggio ad una figura di rilievo dell’alpinismo che ultimamente in tv non è stata trattata proprio benissimo". Sono questi secondo Luca Barbieri, ideatore del progetto, gli obiettivi della prima edizione della "Giornata della Montagna", dedicata quest’anno all’alpinista di Courmayeur Mario Puchoz (1918-1954) a 60 anni dalla sua morte, avvenuta il 21 giugno 1954 durante la prima ascensione al K2 con la spedizione italiana. "Stendiamo un velo pietoso sull’impresa, andata in onda sulla Rai lo scorso inverno – ha continuato Barbieri – e cerchiamo di ricordare al meglio anche le altre due guide valdostane che parteciparono, Sergio Viotto e Ubaldo Rey, entrambi di Courmayeur.
L’iniziativa è organizzata dal Consiglio Valle, in collaborazione con la Regione, il Comune di Courmayeur, il CAI Valle d’Aosta, l’Unione valdostana guide alta montagna, la Società guide alpine di Courmayeur, l’Associazione valdostana maestri di mountain bike, l’Associazione guide escursionistiche naturalistiche della Valle d’Aosta, l’Associazione gestori rifugi Valle d’Aosta e la Fondazione Montagna sicura.
«Un’iniziativa che ha il merito di mettere insieme le professionalità – ha detto il Consigliere segretario Fabrizio Roscio nel corso della conferenza stampa di presentazione – e le associazioni che operano nel mondo della montagna per promuovere le nostre montagne.» Il Arrigo Gallizio, Presidente della Società delle guide alpine di Courmayeur, ha aggiunto: «È l’inizio di una cordata comune, in montagna si riesce grazie alla capacità di fare squadra.»
Il Presidente del CAI Valle d’Aosta, Aldo Varda, ha poi sottolineato il significato della scalata al K2 nel 1954: «Ha segnato il risorgere dell’Italia alpinistica a pochi anni dalla fine della guerra e ha segnato una tappa fondamentale nella dimostrazione tecnica di come organizzare una spedizione.»
Il programma
Sabato 21 giugno 2014, sarà proprio la cittadina ai piedi del Monte Bianco ad ospitare il primo degli eventi della "Giornata della Montagna".Alle ore 17.30, al Centro congressi, si terrà il convegno "La Valle d’Aosta e il K2": un modo per ricordare la storica ascesa che portò il 31 luglio 1954 Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, con il supporto dell’intero gruppo di guide, a raggiungere la vetta del K2. Lo faranno con due interventi il Vicepresidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti, che si soffermerà sul rapporto tra CAI e K2 prima e dopo la conquista, e il giornalista e storico dell’alpinismo Roberto Mantovani, che parlerà del ruolo delle guide alpine valdostane nella salita al K2 del 1954. L’impresa sarà poi evocata attraverso le suggestive immagini dei filmati storici della Rai. Il Direttore scientifico del Museo Duca degli Abruzzi, Paolo Gheda, traccerà la storia e le prospettive del polo museale di Courmayeur. L’incontro sarà introdotto dal Presidente della Società delle guide alpine di Courmayeur, Arrigo Gallizio, oltre che dal Consigliere regionale Fabrizio Roscio, dal Sindaco Fabrizia Derriard e dal Presidente dell’Unione valdostana guide alta montagna, Guido Azzalea. In piazza Brocherel, dalle ore 15 alle 17, le associazioni organizzatrici saranno presenti con degli stand informativi. Inoltre, è previsto l’ingresso gratuito al Museo Duca degli Abruzzi.
Domenica 22 giugno, la manifestazione si sposta in tutta la Valle d’Aosta grazie all’evento "Rifugi in festa". Gli amanti della montagna potranno usufruire gratuitamente, su prenotazione, di attività all’aria aperta (arrampicata, trekking e mountain bike) accompagnati dalle guide alpine, dalle guide escursionistiche naturalistiche e dai maestri di mountain bike in 26 rifugi alpini. Per informazioni e prenotazioni telefonare al n. 0165.548065 o visitare il sito internet www.lovevda.it
I rifugi che aderiscono all’iniziativa sono i seguenti: Alpenzu, Arp, Barbustel, Barmasse, Benevolo, Bertone, Bezzi, Bonatti, CAI Uget, Chabod, Chaligne, Champillon, Crête Sèche, Dalmazzi, Elena, Epée, Ermitage, Ferraro, Grand Tournalin, Mont Fallère, Miserin, Savoia, Vittorio Sella, Vieux Crest, Tetras Lyre, Vittorio Emanuele.