Ore 18.04 di sabato 20 aprile 2024: lo Stade Valdôtain è matematicamente promosso in serie B per la prima volta nella storia del rugby valdostano. Ore 16.30 di sabato 26 aprile 2025: lo Stade Valdôtain affronta la partita decisiva per la promozione in serie A. Sono passate 53 settimane, e i Leoni sono davanti all’impensabile. Un doppio salto mai preso in considerazione, visto che l’obiettivo era salvarsi.
Ed ora a Capoterra, in provincia di Cagliari, i gialloneri vincendo con bonus sarebbero lassù, nella seconda divisione assoluta della palla ovale italiana. Sarà tostissima, al limite dell’impossibile: i sardi sono un osso duro, e non molleranno di un centimetro. In casa hanno sconfitto 32-25 anche il CUS Genova, che è col fiato sul collo dello Stade, perdendo a sorpresa solo col Cernusco per 8-10. All’andata a Sarre finì 36-12 per la squadra dei coach Otano, Parra e Ferrucci, ma sarà tutta un’altra storia. “Chi gioca contro la prima della classe ce la mette sempre tutta, lo abbiamo visto del derby con l’Ivrea”, dice il presidente Francesco Fida. “Loro in casa non vogliono perdere, non ci faranno sconti”.
Il CUS Genova è secondo a un solo punto dallo Stade, e giocherà domenica 27 alle 15.30 in casa contro il Pro Recco, penultimo in classifica, già conoscendo il risultato della sfida di sabato. Se lo Stade vince col bonus offensivo delle 4 mete, è matematicamente promosso, altrimenti, in caso di arrivo a pari punti, si giocherà lo spareggio in campo neutro. Ovviamente, Genova promosso in caso di un risultato migliore rispetto a quello dei valdostani. La partita potrà anche essere guardata in diretta streaming sull’app Veo Live.
Calcoli dei punti a parte, la trasferta sarda è stata parecchio dispendiosa, sia in termini economici che organizzativi: “Una cinquantina di noi, tra gruppo squadra, Under18 e accompagnatori, con quattro pulmini e due macchine, partirà giovedì sera da Genova in traghetto per arrivare a Porto Torres, poi ci spostiamo ad Alghero per un allenamento congiunto e poi andiamo a Cagliari. Venerdì serata libera, sabato risveglio muscolare, pranzo e poi trasferimento a Capoterra. In 9 del gruppo squadra arriveranno sabato da Torino in aereo, poi un po’ di tifosi si sono organizzati in autonomia per venire a sostenerci”, spiega un Fida provato da questa organizzazione. “I costi sono allucinanti, la cosa positiva è che tutti metteranno un contributo minimo. È un bel segnale, siamo in tanti”.
Una trasferta che rischiava di essere ancora più complicata, con la FIR che voleva la contemporaneità delle partite, e poi con il rischio di dover spostare la partita per via del funerale di Papa Francesco. “Grazie al buonsenso e alla disponibilità di tutti, siamo riusciti a tenerla in calendario come inizialmente previsto”, dice Fida.
“Siamo a fine stagione e la rosa contata si fa sentire”, prosegue il presidente. “Stiamo cercando di recuperare qualche acciaccato. Andiamo giù con la voglia di fare bene, il desiderio di salire è tanto, visto che siamo lì, ma se non dovesse succedere non sarà una tragedia. I nostri obiettivi erano altri, comunque andrà siamo sereni e soddisfatti di quello che abbiamo creato quest’anno, della maturità e voglia di migliorarsi che ho visto in tutti. Stiamo già lavorando in prospettiva per l’anno prossimo, che sia serie A o serie B”.