Se lo sport di chez nous si ferma, tra campionati, trail e sport invernali, non resta che raccogliere le “briciole” che ancora si possono trovare in giro per l’Europa. Davide Cheraz lo ha fatto egregiamente, con la fame di chi non sa quando potrà ancora gareggiare ed uno stato di forma eccellente.
Il giovane del Team Salomon ha conquistato ieri un ottimo quinto posto al Trail du Ventoux, 46 km e 2000 metri di dislivello positivo. “È stata una delle mie migliori gare, per tre quarti me la sono giocata con Marc Lauenstein e Nicolas Martin [rispettivamente primo e secondo al traguardo] e per me era impensabile”, commenta Cheraz, che con 3h45’29” ha abbassato di 13’14” il suo tempo dell’anno scorso, chiudendo a meno di 8’ dal vincitore. “Sono andato benissimo in salita, lunga una ventina di km, scollinando il Ventoux al secondo posto insieme a Lauenstein. Ho cercato di tenere duro in discesa ma poi ho perso un po’ nel saliscendi verso il traguardo. Essendo da solo ho mollato soprattutto di testa e sono stato recuperato da Pommeret e Cardin, che mi hanno poi superato nel finale. Non avrei mai pensato di fare una gara così comunque”.
Ora, però, è tutto un punto interrogativo: “Si dice che in Francia annullino tutte le manifestazioni fino al 15 giugno, ma non so ancora se è vero. Teoricamente dovrei fare la Transvulcania il 9 maggio, ma la situazione è tutta in divenire e non so cosa succederà. Credo però che sia giusto così: è un controsenso bloccare le scuole e le altre attività e poi fare una gara con 5000 persone”.
Nella gara da 46 km del Trail du Ventoux – 1181 i partenti – c’era anche Giuliano Cavallo, che si è testato dopo un periodo di allenamenti fatto soprattutto di bicicletta e sci, che è giunto al traguardo con un buon 33° posto in 4h27’24”.