La famiglia dello Stade Valdôtain Rugby si allarga di due elementi. E che elementi. Il Rugbymeet Summer Camp porta a casa della società del presidente Fida Carlo Festuccia ed Andrea Marcato, a Sarre per una settimana di rugby e non solo con circa trenta ragazzini provenienti dal Nord Italia e da L’Aquila.
Rugbymeet – portale di riferimento per gli appassionati della palla ovale – ha organizzato per la prima volta un summer camp, scegliendo Sarre come sede ed i due ex azzurri come istruttori. Marcato – 16 caps nell’Italia – ha compiuto l’impresa di conquistare lo scudetto alla prima esperienza da allenatore con il Petrarca Padova: “Era la prima volta che venivo in Valle d’Aosta, ho conosciuto una realtà incredibile, non solo per i luoghi ma, soprattutto, per le persone che la rendono speciale. Ho voglia di tornare, spero di tornare”. A pranzo, il padovano promette di tornare a Sarre non solo per una vacanza con la famiglia “di sangue”, ma anche per bissare il camp e, soprattutto, per onorare la nuova famiglia, quella giallonera: “Devo finire la mia carriera con un partita qui: se tutto coincide, chiudo qui tra sei anni, ma abbiamo già programmato una strategia con il presidente”.
Festuccia ha esordito in azzurro nel 2003, collezionando 54 presenze e rimanendo in attività come giocatore del Reggio Emilia ed allenatore degli avanti. In questi giorni è stato conquistato non solo dall’atmosfera di casa sua – con la musica aquilana e gli arrosticini cucinati con sapienza dal suo compaesano Michele Sebastiani – ma da tutto il contorno: “L’accoglienza qui è sempre al top: conosco questi ragazzi da dodici anni, sapevo dove venivo. È bello sentirsi a casa nonostante la settimana impegnativa con i ragazzi ed il grande caldo. È stato divertente, una settimana sicuramente diversa da quelle che facciamo normalmente. E ci vediamo l’anno prossimo”.
Tra una birra e l’altra si pianifica già il camp dell’anno prossimo: “L’anno prossimo miglioreremo tanto, i ragazzi sono felicissimi e mi hanno già chiesto le date del 2020”, commenta Francesco Fida. “Sono entusiasta anch’io, anche se provato: ero sicuro della coppia Festuccia-Marcato, ero sicuro di Rugbymeet. Ancora una volta questo sport mi ha dimostrato che l’amicizia va al di là di tutto”.